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Alex Prager, negli scatti per Lavazza racconto l’umanità

Con slogan ‘YES! we’re OPEN’ invito all’aggregazione tra culture

MILANO ANSAcom

È la ‘nuova umanità’, che si ritrova nel luogo-simbolo del bar, quella che la fotografa e regista Alex Prager interpreta nei suoi scatti per il Calendario Lavazza 2023. L’ edizione di quest’anno, intitolata 'YES! we’re OPEN', ideata e realizzata sotto la direzione creativa dell’agenzia Armando Testa, è il terzo capitolo di una riflessione che prende corpo nel 2020 attorno all’idea di nuova umanità.

È un ulteriore tassello che si inserisce nel mosaico che nei dieci anni di calendari ha visto passarsi il testimone dietro l’obiettivo fotografi del calibro di Helmut Newton, Steve McCurry, David LaChapelle, Annie Leibovitz e Emmanuel Lubezki. Sono scene evocative, volutamente senza una precisa collocazione temporale quelle che compongono i dodici scatti di Prager, in cui spicca una squisita cura del particolare: la scelta di mescolare abiti, stili, dettagli d’interni e ambientazioni differenti crea un effetto di ambiguità che accresce la tensione interna delle immagini.

Il mondo del bar raffigurato da Prager è un mondo ‘sospeso’ tra un gusto post-pop ed elementi surrealisti, nel quale finzione e verità sono indistricabili e danno forma e sostanza alla realtà che viviamo, in cui l’apertura verso l’altro e la curiosità per ciò che si ha in comune possono unire e dare forza.

“Penso che la cosa più importante dell’essere vivi sia l’esperienza comune che facciamo, le emozioni che condividiamo - spiega Prager - le persone si connettono le une alle altre e attraverso questa connessione hanno una migliore comprensione di sé stesse e della vita”. Ed è proprio l’umanità su cui Lavazza ha voluto concentrarsi dal 2021, dopo la pandemia, con il progetto ‘The New Humanity’, un progetto che imperniato sull’uomo e su una visione neo-umanistica matura, all’interno del tema ambientale come cornice.

L’ultimo capitolo è stato ‘I Can Change the World’, del 2022, in cui Emmanuel Lubezky ritrae sei protagonisti, quattro donne e due uomini tra cui il cantautore statunitense Ben Harper, impegnati attivamente attraverso l’arte per il cambiamento ambientale e sociale. A concretizzare questa ideale trilogia 'YES! we’re OPEN' guarda alla nuova umanità con l’impronta artistica e visiva del tutto personale di Prager.

In collaborazione con:
LAVAZZA S.p.A.

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