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Alex Prager firma il Calendario Lavazza, lode alle diversità

Dopo 10 anni manifesto sostenibilità, slogan è 'YES we're OPEN'

MILANO ANSAcom

I bar, luoghi di incontro tra culture, e il caffè, bevanda di socialità per eccellenza, sono i protagonisti del Calendario Lavazza, firmato dalla fotografa e regista Alex Prager e svelato alla Triennale di Milano. Il progetto si appropria del messaggio che accomuna i bar a tutte le latitudini: 'YES! we’re OPEN', un incentivo a entrare e a vivere un’esperienza di convivialità e aggregazione. L’artista porta in scena un’umanità vitale, curiosa e interconnessa, pronta a superare le disuguaglianze accentuate dalla pandemia e cogliere il valore della differenza come risorsa di ricchezza collettiva.

“Lavazza vuole interpretare e promuovere messaggi importanti legati alla diversità e all’inclusione e lo fa ripartendo dalle proprie origini, dalla base: il caffè, da sempre sinonimo di socializzazione, così come i numerosi locali che lo servono” spiega Francesca Lavazza, board member del gruppo Lavazza. Nel corso degli ultimi dieci anni, “il calendario è diventato il nostro manifesto dove, attraverso la cifra artistica, decliniamo ciò che ci sta a cuore ed è in sintonia con la visione e gli impegni dell’azienda”. L’edizione di quest’anno, ancora sotto la direzione creativa dell’agenzia Armando Testa, prosegue nel solco delle ultime due intitolate rispettivamente ‘The New Humanity’ del 2021, firmato da tredici fotografi di fama mondiale, e ‘I Can Change The World’, del 2022, scattata da Emmanuel Lubezki.

Tra i protagonisti degli scatti di quest’anno c’è anche la cantautrice italiana Levante. “Il bar torna ad essere il baricentro delle nostre storie” osserva il direttore creativo esecutivo del gruppo Armando Testa, Michele Mariani. “Il bar come luogo ideale in cui tutte le differenze vengono accolte senza etichette e senza gerarchie: microstorie piene di umanità, raccontate con lo stile inconfondibile di Alex Prager, con la ricchezza della sua composizione scenica, la sua volontà di non esprimere giudizi, e la sua capacità di restituirci un’armonia sospesa tra verità e fantasia. Sarebbe bello - commenta - che in tutto il mondo ci fosse la stessa armonia che ritroviamo nelle foto di Alex”.

Per celebrare i dieci anni di edizioni dedicate alla sostenibilità, Lavazza presenta al pubblico anche il volume YES! we’re OPEN, a cura dell’architetto Fabio Novembre: un libro fotografico, diario di viaggio e documentazione del ‘dietro le quinte’, facendo tappa nei luoghi che sono stati i set degli scatti. Dalla copertina concepita dall’artista Emilio Isgrò, che ha realizzato appositamente una sintesi poetica del concetto di viaggio, all’introduzione del volume affidata a Muhammad Yunus, economista vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 2006, attraverso le interviste realizzate dallo scrittore e giornalista Mario Calabresi ai principali protagonisti del progetto nell’ultima decade, tra cui Carlo Petrini, Steve Mc Curry, Massimo Bottura, Sonia e Jeffrey Sachs: il volume è un percorso tra immagini e parole che parte da Torino, dove affondano le radici dell’azienda, per attraversare il mondo intero, con tappe in Europa, Africa, Asia, Sud America e Nord America per arrivare a Los Angeles.

Un modo, spiega Francesca Lavazza, per raccontare “attraverso la voce delle persone che ci hanno ispirato in questo cammino, l’evoluzione dei temi e dei progetti in ambito sostenibilità e l’incontro virtuoso con il linguaggio dell’arte che da sempre è strumento di confronto e veicolo per amplificare i messaggi”.

In collaborazione con:
LAVAZZA S.p.A.

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