ROMA - Natale gelato, almeno per i consumi. E' quanto risulta dalle prime stime delle associazioni dei consumatori, che calcolano un crollo a due cifre degli acquisti natalizi. L'andamento delle spese registrato in questi giorni, secondo Adusbef e Federconsumatori, "é stato ancora peggiore delle già negative previsioni della vigilia".
Il primo consuntivo dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori sulla spesa nel periodo natalizio sfiora i 5 miliardi di euro (contro la previsione di 5,5 miliardi), con una caduta dei consumi del 12% rispetto allo scorso anno. Gli unici settori che hanno resistito al crollo sono stati l'editoria (stabile) e l'elettronica di consumo (un debole +1%, contro il +3% delle previsioni), mentre si riconfermano in negativo l'abbigliamento e le calzature (-14%); l'arredamento per la casa e gli elettrodomestici (-21%); la profumeria e cura della persona (-9%); giocattoli e sport (-2%) e l'alimentare (-2%). Alla luce di questi dati Adusbef e Federconsumatori chiedono l'avvio immediato dei saldi e "manovre strutturali" per rilanciare la domanda e rimettere in moto l'economia.
Anche per il Codacons il Natale è andato male: "Si registra una contrazione media dei consumi attorno al 20% anche se non tutti i settori sono andati poi così male", spiega il presidente Carlo Rienzi, precisando che, in particolare, segni positivi si registrano per l'hi-tech (+10%) e i beni di lusso (+5%). Stabili rispetto allo scorso anno giocattoli e alimentari, mentre un drastico calo si registra negli addobbi per la casa (-25%) e nell'abbigliamento e calzature (-20%). "Evidentemente la maggior parte dei cittadini attende l'avvio dei saldi", prosegue Rienzi, evidenziando che, tuttavia, per l'elevato livello dei prezzi al dettaglio e una situazione economica non rosea i saldi "andranno anche peggio rispetto a quelli passati".