Napoli e la Campania alzano il sipario: dall'8 giugno per 37 giorni, con oltre 150 eventi (60 le prime con 18 debutti internazionali) e 800 artisti in scena, lo spettacolo sarà ovunque, e per tutti. Teatro, danza, letteratura, cinema, video-performance, musica, mostre e laboratori: è sempre più solido e multidisciplinare il Napoli Teatro Festival Italia, che apre la sua dodicesima edizione, la terza diretta da Ruggero Cappuccio con ricchi omaggi al regista lituano Eimuntas Nekrošius e a Pina Bausch. Sede principale Palazzo Reale, un cartellone sconfinato (12 sezioni) il NTFI sarà ospitato in 40 luoghi, dai teatri napoletani a siti 'non convenzionali', e anche in altre città della Campania (Salerno, Benevento, Caserta, Carditello, Baia, Amalfi, Pietrelcina e Mercogliano). Organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, guidata da Alessandro Barbano, realizzato con il sostegno della Regione Campania, il NTFI è un festival 'sociale e popolare' come sottolinea con orgoglio Cappuccio. E più che 'popolari' sono i prezzi dei biglietti (da 8 a 5 euro) con agevolazioni assolute per le fasce sociali più deboli. Sinergie sono state attivate anche con i maggiori musei napoletani.
Nelle sezioni Italiana, Internazionale, Osservatorio, Danza, SportOpera, Musica, Letteratura, Cinema, Mostre, Laboratori, Progetti Speciali (e la novità Teatro Ragazzi con Puglia Showcase Kids) affiorano significativi i temi della multiculturalità, della pluridentità e dell'apertura ai flussi culturali del mondo contemporaneo. Tanti i grandi nomi internazionali attesi, come Robert Lepage (in prima italiana Kanata - Épisode I - La controverse , 28, 29 e 30 giugno al Politeama con gli attori del Théâtre du Soleil di Ariane Mnouchkine), Martin Zimmerman, Rimas Tuminas, Wael Ali, Wael Kadour, Daniel Pennac, Mohamed El Khatib, Issam Bou Khaled, Teatro de los Sentidos. Tra i protagonisti italiani: Roberto De Simone, Enzo Moscato (debutta sua 'La Ronda degli ammoniti' 9-10 giugno in sala Assoli), Claudio Santamaria, Alessio Boni, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Alessandro Gassmann e Maurizio De Giovanni (debutta un nuovo testo, 'Il Silenzio grande', 9-10 giugno al Trianon) Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, Andrée Ruth Shammah, Wanda Marasco, Leo Gullotta, Marco Baliani, Davide Iodice, Maria Paiato, Elena Bucci, Roberto Latini, Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, Peppe Servillo. Nella sezione danza, oltre a Cristiana Morganti e Kenji Takagi, dalla scena contemporanea internazionale: Igor Urzelai e Moreno Solinas, Liz Aggiss, la coreografa scozzese Julie Cunningham, dalla Cina il giovane artista Tao Ye, la coreografa brasiliana Alice Rippol, Ali Charour, Luciano Rosso e Nicolás Poggi, Nidal Abdo dell'Atelier des artistes en exil, Alexandre Roccoli, Michalis Theophanous e il coreografo i Emiliano Pellisari. Fittissima e fruttuosa la rete creata con altri Festival internazionali (e per le coproduzioni con i milanesi teatro dell'Elfo e Franco Parenti), istituzioni culturali italiane ed estere, in particolare con 'Francia in Scena' (grande spazio ai rifugiati in Francia dalla Siria e altri paesi), e le Università campane. Ben otto le mostre, per scoprire anche il bel Palazzo Fondi. E non mancherà il 'dopo festival' nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, con musica e cinema. La Fondazione Campania dei Festival coproduce con lo Stabile di Napoli gli spettacoli della rassegna Pompeii Theatrum Mundi.
In collaborazione con:
Fondazione Campania dei Festival