Nel 2020 "non solo è cresciuto il numero delle imprese coesive che sono il 37% delle manifatturiere, ma un numero molto maggiore di imprese ha adottato strategie rivolte a un incremento della sostenibilità sociale e ambientale e a iniziative per venire incontro alle esigenze delle fasce deboli. Emerge anche che le imprese più sono coesive più sono competitive e riescono a sfruttare al meglio le loro potenzialità". Lo afferma il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, in occasione della presentazione del rapporto ‘Coesione è competizione', realizzato insieme con Intesa Sanpaolo e Fondazione Symbola, in cui si analizzano le imprese coesive. "Anche nell'anno del Covid-19 - rileva Tripoli - le piccole e medie imprese italiane hanno mostrato attenzione alla dimensione sociale, alle comunità territoriali e alle fasce più deboli".
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Intesa Sanpaolo