La pandemia e la nuova chiusura del Piemonte mettono in pausa la cultura, ma non del tutto. Tra chi resiste, aiutato dalla tecnologia, c'è Intesa Sanpaolo che ha riaperto in streaming uno degli appuntamenti autunnali più attesi dal pubblico del grattacielo di Torino: le lezioni di storia di Alessandro Barbero.
Docente all'Università del Piemonte Orientale, storico, autore e divulgatore, Barbero ha tenuto la prima di tre conferenze in auditorium, senza pubblico ma collegato in diretta streaming sul sito group.intesasanpaolo.com. Tema degli incontri, curati da Giulia Cogoli, le donne nella storia: tre ritratti di figure che hanno avuto il coraggio di rompere le regole, iniziando con Santa Caterina da Siena per proseguire il 12 novembre con Giovanna d'Arco e il 19 novembre con la poetessa russa Anna Akhmatova. Le lezioni rimarranno in forma di podcast su Intesa Sanpaolo On Air, piattaforma di contenuti audio che raccoglie voci e idee su futuro, sostenibilità, inclusione e cultura.
Se negli ultimi anni parlare di grandi donne è diventato più frequente, lo è meno quando si guarda al passato. La storia è davvero fatta solo dagli uomini? "Uno dei problemi per noi studiosi della materia è la sproporzione di fonti sulle donne - spiega Barbero - Per loro natura le testimonianze scritte parlano dei maschi, perché raccontano di grandi avvenimenti, della politica, della guerra. Tutte cose che facevano gli uomini". Eppure le donne hanno avuto ruoli decisivi. "Anche nel passato metà della popolazione era costituita da donne - aggiunge Barbero - Sappiamo che le donne contavano, anche in una società maschilista e patriarcale. Ma il loro ruolo era più nascosto, meno visibile. Ogni volta che una di loro per qualche motivo eccezionale ha lasciato un'impronta nella storia è perché ha fatto sentire la sua voce oppure è stata notata e altri hanno parlato di lei".
Proprio come avvenuto per Santa Caterina da Siena, che fin da piccola si è opposta alle regole pensate per lei dalla sua famiglia. Forte di una vocazione precoce, ha deciso di dedicare la sua vita a Dio fino alle conseguenze più estreme, sottoponendosi a digiuni e penitenze che l'hanno portata alla morte a soli 33 anni. Nel frattempo ha condotto un'esistenza straordinaria, creando una comunità ristretta ma devota, parlando e scrivendo a re, principi e Papi fino a convincere i regnanti del Trecento a riappacificarsi con lo Stato Pontificio e Gregorio XI a lasciare la Francia per tornare a Roma. Gesta che si conoscono attraverso migliaia di pagine di lettere e grazie agli scritti del suo confessore e biografo, Raimondo da Capua. "Quando si fa una conferenza davanti a una sala vuota, come una lezione agli studenti a casa, attraverso un computer, la prima reazione è negativa - commenta Barbero - Però meno male che esiste questa possibilità e che la nostra società si rende conto anche dell'importanza della cultura". L'auspicio, per lo storico più famoso dei social e della TV, è comunque di poter parlare anche di questi tempi al passato.
La diretta streaming sul sito group.intesasanpaolo.com.
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