(ANSA) - NEW DELHI, 27 GEN - Poche centinaia di metri dopo
l'avvio della Bharat Jodo Yatra, la marcia dell'unità che sta
conducendo dal 7 di settembre, Rahul Gandhi si è fermato questa
mattina e ha sospeso l'iniziativa. Il leader del Partito del
Congresso era appena entrato nel Kashmir indiano dalla provincia
del Jammu.
In una conferenza stampa organizzata poco dopo Gandhi ha
spiegato di avere preso la decisione per la mancanza dei
requisiti minimi di sicurezza. "La responsabilità di garantire
la sicurezza spetta all'amministrazione dello stato. La Polizia
deve tenere sotto controllo la folla per permetterci di
camminare", ha detto, "ho dovuto ascoltare i consigli della mia
scorta personale".
Il governo ha reagito accusando l'oppositore politico di
voler conquistare l'attenzione in tutti i modi, e affermando di
avere dispiegato tutti gli uomini necessari, mentre un
responsabile della Polizia locale ha ammesso: "non ci
aspettavamo una tale ressa".
Questa mattina il leader del Congresso era stato affiancato
da Omar Abdullah, ex Governatore dello stato e vice Presidente
del partito kashmiro National Conference, che, a dispetto del
metro di neve lungo la strada, indossava una t-shirt bianca,
identica a quella divenuta ormai l'uniforme di Gandhi.
Anche Abdullah ha denunciato che il cordone esterno che protegge
i marciatori, che doveva essere controllato dalla polizia del
Kashmir, "si è semplicemente disintegrato pochi minuti dopo la
nostra partenza".
Adhir Ranjan Chowdhury, parlamentare del partito dei Gandhi
ha aggiunto che una situazione simile si è verificata quando la
marcia ha attraversato Delhi e ha accusato la Polizia di avere
"pianificato una ressa con conseguenze molto pericolose".
(ANSA).
Kashmir: Rahul Gandhi ferma marcia 'non garantita sicurezza'
Accuse a Polizia, agenti volatilizzati davanti all'ingente folla
