(ANSA) - SAN PAOLO, 27 GEN - La squadra omicidi di san Paolo,
che indaga sul caso di Antonio Maiorano, l'italo-brasiliano di
41 anni, trovato carbonizzato nella sua auto dopo essere stato
ucciso con un colpo di pistola in pieno petto, non esclude che
dietro il brutale agguato ci sia il Primeiro Comando da Capital
(Pcc), la più grande organizzazione criminale del Brasile. Lo
apprende l'ANSA da fonti investigative locali.
Nato nelle carceri di San Paolo, il Pcc si è diffuso nelle
favelas, dove gestisce gran parte del narcotraffico. E secondo
gli inquirenti, il brutale modus operandi dell'assassinio di
Maiorano, residente a Ambu das Artes, località alle porte di San
Paolo dove era residente e dove è stato trovato morto, sarebbe
tipico proprio del Primeiro Comando.
Tuttavia ci sono altri elementi che fanno propendere per la
pista familiare, che sono attualmente al vaglio della polizia.
L'uomo, gestore di un parcheggio, è stato identificato
sommariamente sulla base dei documenti ritrovati sul suo veicolo
e per la placca di una vecchia operazione, dopo una segnalazione
di scomparsa diramata da un suo parente, sabato scorso. (ANSA).
Per l'omicidio dell'italo-brasiliano non è esclusa pista narcos
Usato modus operandi seguito dall'organizzazione criminale Pcc
