Torna a battere il cuore dell'Italia Centrale terremotata. Dopo oltre 4 anni dagli eventi sismici e nonostante una pandemia mondiale in corso, "la ricostruzione nel 2020 ha registrato importanti progressi: a fine anno erano 3.248 i cantieri privati attivi e 253 quelli pubblici e delle chiese. Nel corso dell'anno passato, poi, sono stati conclusi 1.700 cantieri, portando il totale a circa 4.000, con altrettante famiglie che hanno fatto rientro nelle proprie case". E' scritto nel primo rapporto "La ricostruzione dell'Italia Centrale nel 2020" e l'ha ribadito stamani, nel corso di un forum all'ANSA, il commissario straordinario, Giovanni Legnini.
IL FORUM
Ricostruzione materiale e misure economiche adeguate per il rilancio economico e sociale di un territorio sconquassato dalle scosse. Legnini ha tracciato un ampio quadro della situazione, andando da Amatrice a Camerino, passando per Norcia, Arquata del Tronto e Castelluccio, tanto per citare alcune delle città e dei borghi simbolo della distruzione. Ha sottolineato l'efficacia di alcune ordinanze - a iniziare dalla 100 - in termini di semplificazione burocratica: nell'anno passato sono state circa 20.000 le domande di contributo pervenute agli Uffici della ricostruzione, "facendo registrare un incremento del 62% rispetto al totale del triennio precedente", ha sottolineato il commissario.
Non si è sbilanciato su quanti anni serviranno per ricostruire tutto, ma rispondendo alle domande dei giornalisti e ai video messaggi dei cittadini, Legnini ha indicato la traiettoria da seguire per la rinascita dell'Appennino ferito. Una rigenerazione urbana che passa anche e soprattutto dai fondi del Recovery Fund: "Abbiamo presentato un unico programma di interventi per un miliardo e 780 milioni", ha spiegato il commissario. Sottolineando che il programma riguarda entrambi i crateri sismici e cioè quello del 2016 e quello del 2009 dell'Aquila. La parola 'ricostruzione' Legnini l'ha più volte coniugata con 'sostenibilità ambientale' e 'digitalizzazione'. E proprio sulla connessione digitale si è soffermato quando è stato chiamato a rispondere alla domanda di 2 studentesse di Acquasanta Terme su che futuro immaginare.
"Per poter persuadere i giovani a rimanere in quei luoghi bellissimi e martoriati è decisiva la connessione digitale", ha spiegato. Entrando nello specifico di alcune singole realtà, Legnini ha evidenziato, ad esempio, che "sul centro storico di Amatrice siamo ancora in una situazione di fermo ma, a seguito degli strumenti nuovi varati in questi mesi, siamo vicinissimi all'adozione del Programma straordinario del progetto di ricostruzione: sarà varata un'ordinanza speciale per Amatrice, per consentire di far partire i cantieri privati". E un'ordinanza speciale, in funzione dei poteri attribuitigli, il commissario l'ha annunciata anche per il recupero delle sedi dell'Università di Camerino e per lo stesso centro storico della città Ducale. Sulle chiese: "Al momento abbiamo finanziato il recupero di 928 edifici di culto, ma se ne contano danneggiati circa 4.000", ha detto il commissario. Spiegando, però, che le novità normative introdotte nel 2020 "consentono di accelerare anche questa gamba della ricostruzione".
Infine, il pericolo di infiltrazioni malavitose nei cantieri della ricostruzione. Legnini ha annunciato l'avvio della sperimentazione "del badge di cantiere che partirà da Camerino. Chiederemo gradualmente a tutti i lavoratori, fornitori e soggetti che accederanno ai cantieri di essere registrati su un registro elettronico", ha spiegato. Sperimentazione che si integrerà con la "white list delle imprese e dell'Anac, così da avere - ha concluso il commissario - uno strumento affidabile di presidio della legalità".