(ANSA) - ROMA, 26 AGO - Il nostro sistema fiscale "è una
giungla impossibile da comprendere e del tutto incontrollabile.
Non sono parole nostre, ma del direttore dell'Agenzia delle
Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Ci sentiamo di condividerle,
anche perché da anni lo urliamo ai quattro venti. Con un
appunto, però: in realtà qualcuno che prova a controllare questo
sistema c'è, e siamo noi commercialisti, che assistiamo le
imprese e i contribuenti in questa giungla. Facendo consulenze e
lavorando quotidianamente, senza perdere mai la fiducia". Parola
dei presidenti dell'Unione nazionale giovani dottori
commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec), e
dell'Associazione dei dottori commercialisti (Adc) Matteo De
Lise e Maria Pia Nucera, che in una nota osservano che "stupisce
e preoccupa, al tempo stesso, leggere che Ruffini si spinga a
dire: riscriviamo le regole del fisco. Il compito eventualmente
non spetterebbe all'Agenzia delle Entrate, ma alla politica
insieme a noi commercialisti". Invece, "ancora una volta manca
il minimo riferimento a chi poi deve applicare e fare - perché
no? - da vero coordinamento tra le norme scritte e i
contribuenti. Ovvero, la nostra categoria professionale. Nessun
accenno. Purtroppo , siamo essenziali solo quando serve.
Chiediamo, dunque, per l'ennesima volta al ministro
dell'Economia Roberto Gualtieri di avviare finalmente quel
tavolo tecnico che stiamo chiedendo da mesi, che alcuni singoli
parlamentari, anche dei partiti attualmente al Governo, ci hanno
direttamente promesso. E, allora, sì, potremmo riscrivere
insieme le regole del fisco", si chiude il testo dei sindacati
dei professionisti. (ANSA).