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Sisma: Pro Terra Sancta, a rischio scorte cibo in Siria

Si stima che gli sfollati siano un milione

(ANSA) - ROMA, 08 MAR - Ad un mese dalla prima potente scossa di terremoto che ha devastato il sud della Turchia e il nord della Siria, sono più di un milione gli sfollati stimati in Siria. Tra questi, circa 5.000 sono ospitati nelle strutture Pro Terra Sancta e altri 3.000 sono assistiti presso i campi allestiti ad Aleppo Est. La situazione continua a rimanere drammatica, anche sul fronte degli aiuti umanitari.
    Il terremoto ha aggravato anche il problema alimentare. La mensa gestita Pro Terra Sancta nel quartiere di Azizieh, che prima del terremoto accoglieva più di 1500 persone, oggi ne accoglie più di 3000. Le richieste però continuano ad aumentare (sono più di 5000 le richieste) e "la paura è da una parte di non riuscire ad accogliere tutte le richieste, mentre dall'altra stanno aumentando le difficoltà a reperire le risorse prime per poter sfamare tutti", spiegano dall'organizzazione.
    Ad Aleppo un'altra emergenza riguarda la corrente elettrica, che arriva al massimo per una o due ore al giorno. Per rispondere all'emergenza "abbiamo installato nei mesi scorsi centinaia di pannelli solari, ma attraverso le ricognizioni degli ultimi giorni, abbiamo constatato che circa il 30% dei pannelli solari installati sulle case in questi ultimi anni sono crollati insieme alle abitazioni su cui erano posti", riferisce ancora Pro Terra Sancta in missione sui luoghi del sisma.
    Pro Terra Sancta dà il via alla fase due dell'intervento che prevede la visita e analisi degli edifici danneggiati. Per questo è partita una spedizione di ingegneri italiani con lo scopo di valutare i danni alle abitazioni e la loro agibilità.
    (ANSA).
   

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