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Quaresima e arte, in mediometraggio faro su figura Giuda

Sceneggiatura in un libro, prende spunto da scritti di Valtorta

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 15 MAR - Riscoprire in Quaresima, attraverso i libri e l'arte del cinema, i protagonisti della passione. Un mediometraggio punta i fari sulla controversa figura di Giuda, così come descritta dall'Evangelo di Maria Valtorta, la mistica di origini lombarde, che ha realizzato questa monumentale opera in dieci volumi. A scrivere la sceneggiatura, pubblicata nel libro "Io sono Giuda" (edizioni Ares), è Giampiero Pizzol. Il film è invece stato girato e interpretato da Andrea Carabelli tra Matera e Milano nell'estate del 2021.
    Ad emergere è un Giuda umanissimo che commette l'unico errore imperdonabile anche da Dio: non desiderare il perdono. E così di quell'amicizia che Gesù cerca con lui per tutto il racconto rimane una prigione che Giuda stesso si è costruito e che lo condanna a rimanere da solo.
    Dall'opera di Maria Valtorta viene dunque estrapolata e riscritta drammaturgicamente una delle figure più discusse del Vangelo, uno di quei dodici apostoli che secondo la tradizione lo tradì per trenta denari attraverso il gesto di un bacio.
    "Quando Leonardo dipinse il Cenacolo - scrive nel libro il regista e attore Carabelli - Vasari racconta che dopo aver disegnato in pochissimo tempo tutti gli apostoli, si sia bloccato nella rappresentazione di Giuda: non trovava un viso umano da copiare dal vero, abbastanza brutto da poter rendere il personaggio in questione. Nell'immaginario umano Giuda è sempre stato associato al cattivo, al malvagio per eccellenza, a colui che in una qualunque pièce teatrale rappresenta l'assoluto antagonista". Ma lavorando ai testi di Valtorta per realizzare il mediometraggio l'artista ha realizzato che "la figura che ne emerge è tutt'altro che banalmente malvagia. Qui si è di fronte al dramma di ogni uomo; in qualche modo tutti possiamo essere come lui".
    "La sceneggiatura di Giampiero Pizzol dal titolo 'Io sono Giuda', tratta dall'opera della Valtorta, realizzata in un mediometraggio da Andrea Carabelli con il suo 'Teatro degli scarrozzanti', non avrebbe mai potuto rappresentare tutto il dramma del Giuda valtortiano; ma riesce a coglierne alcuni aspetti - sottolinea Emilio Pisani, curatore e storico editore delle opere di Maria Valtorta - con appropriata ambientazione scenica, con forza evocatrice nei dialoghi, e anche con l'espediente geniale di certi intermezzi che sono estranei alla narrazione di Maria Valtorta ma ne evidenziano il messaggio evangelico". (ANSA).
   

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