“Non siamo fuori dalla pandemia” e “abbiamo ancora bisogno dei vaccini contro il Covid, ma devono essere nuovi, perché il il virus muta e l’immunità non è persistente”. Lo ha detto Stefano Vella, docente di Global Health all’Università Cattolica, intervenendo alla puntata di “ANSA Incontra” dedicata al bando di ricerca indipendente Sanofi e alla ricerca oncologica in Italia. I vaccini attualmente utilizzati, ha spiegato Vella, “sono ancora protettivi ma sviluppati su ceppi precedenti a quelli in circolazione ora”. Servono, dunque, “vaccini nuovi, che coprano le varianti e puntino regioni costanti del coronarivus e non solo la proteina Spike, che cambia in continuazione”. A proposito di ricerca, per Vella “fa paura pensare che l’Italia spenda un quarto di quello che spende la Germania. Speriamo che il Pnrr serva per mettere più sulla sanità del nostro paese e sulla ricerca. Il ministero della Salute ha fatto già tanto per finanziare il Ssn, che però ha bisogno anche di medici e di ricercatori”. Vella ha quindi espresso soddisfazione per il bando di ricerca indipendente finanziato da Sanofi con 110 mila euro. “La ricerca indipendente è molto importante, serve a scopi successivi alla scoperta di un farmaco ed è complementare alla ricerca clinica”. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ha spiegato Vella, “è stata la prima Agenzia italiana a lanciare dei bandi sulla ricerca indipendente. Aspettiamo il prossimo, intanto dobbiamo ringraziare l’industria, che finanzia una parte straordinaria della ricerca”. In merito all’applicazione della ricerca, l’esperto ha evidenziato come “l’ospedale rappresenti l’eccellenza, ma la salute va portata sul territorio, dove devono trovare risposta tante patologie, anche quelle oncologiche”.
In collaborazione con:
Sanofi srl