Supera le riserve e i preconcetti nati dalla percezione dell’artista piemontese nella riduttiva veste di imitatore di Giovanni Segantini la mostra ‘Carlo Fornara e il Divisionismo’, inaugurata il 25 ottobre scorso al Museo archeologico regionale di Aosta e visitabile fino al 15 marzo 2020. Certo, Fornara (1871-1968) fu il suo assistente nell'estate 1898 e imparò profondamente la lezione del grande maestro che sarebbe scomparso tredici mesi più tardi, ma questo non spiega né la sua adesione al Divisionismo né l'evoluzione del suo originale percorso di artista. Fornara sta infatti riacquistando il ruolo di primissimo piano che ebbe nell'arte italiana ed europea a cavallo tra Otto e Novecento e la mostra aostana lo evidenzia al di là di ogni dubbio.
Curata da Annie-Paule Quinsac e diretta da Daria Jorioz, l’esposizione presenta un ricco percorso espositivo di 80 opere tra dipinti, disegni e grafiche e giunge a completamento delle celebrazioni per il cinquantenario dalla morte di Fornara, aperte lo scorso settembre a Milano con una selezione degli autoritratti e proseguite nella storica Casa de Rodis a Domodossola.
Il periodo simbolista di Fornara, oltre al capolavoro L'Aquilone, è rappresentato ad Aosta da La leggenda alpina e da due studi a olio, mentre nella sezione dei disegni, alcuni fogli di grande formato, quali quello per il manifesto stradale del Sempione e Allegoria dei monti, raccontano di un'esperienza che più tardi l'autore preferì occultare. Chiusa la parentesi simbolista, il primo decennio del Novecento è segnato da una ricerca di obiettività verso la natura, spoglia dell'espressionismo che aveva dominato le stagioni tra la fine dell'apprendistato vigezzino e la maturazione divisionista che, con En plein air, anticipa di alcuni mesi l'incontro con Segantini. Sono anni dedicati alla sua terra, fonte iconografica primaria, la Val Vigezzo.
Come si evidenzia dal breve carteggio con Pellizza da Volpedo e dalle lettere di Morbelli, Carlo Fornara, malgrado anagraficamente più giovane, fu un Divisionista della prima ora.
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Regione Valle d'Aosta