Un impianto vasto 75mila metri quadrati, la superficie di circa 10 campi da calcio. Oltre 600 addetti al lavoro giorno e notte per una capacità di smistamento di 250mila pacchi al giorno. Un investimento totale da 50 milioni di euro che proietta il gruppo Poste Italiane in un'altra dimensione. "Nel mondo di oggi non si può non essere moderni: e oggi possiamo dire che Poste Italiane è un'azienda moderna", sottolinea l'ad Matteo Del Fante, prima di tagliare simbolicamente il nastro del nuovo maxi hub dedicato all'e-commerce all'Interporto di Bologna. Ospite d'onore dell'evento il Capo dello Stato, Sergio Mattarella: "Questa struttura è un esempio di modernizzazione veloce e intensa", sottolinea.
Un passo nel futuro, insomma. Anche per recuperare un po' di tempo perso nel recente passato. L'Italia, infatti, era rimasta indietro sul versante del commercio online e della logistica dei pacchi: "Oggi abbiamo circa 3 colli recapitati pro-capite contro i 10 della media europea, ma stiamo crescendo a due cifre", spiega Del Fante. La nuova struttura conta di dare un'accelerata decisiva. Sarà, infatti, la più grande del genere in Italia: realizzata in appena 17 mesi grazie al lavoro di 340 persone, utilizzerà Bologna come snodo cruciale per raggiungere in un giorno ogni angolo del Paese. L'hub funzionerà in maniera completamente automatizzata, grazie a tecnologie tutte italiane in grado di 'leggere' la destinazione di ogni singolo pacco (il sistema di sorting è diviso in 3 livelli) e indirizzarla verso la 'porta' giusta di smistamento tra le 544 uscite presenti. Sui nastri passerà di tutto: "dalle buste alle canoe a remi", spiegano gli addetti, grazie a una capacità complessiva di 34mila pezzi l'ora. Il resto lo faranno le 182 posizioni di carico con attracco diretto verso gli automezzi che permetteranno operazioni rapide a monte e a valle dell'intero processo di smistamento. Un gioiello, insomma, che può vantare anche ottime performance ambientali: sulle coperture, infatti, sono stati installati 5.500 metri quadrati di pannelli fotovoltaici che garantiranno il fabbisogno energetico diurno e un risparmio di 225 tonnellate di emissione annue di Co2.
Del Fante ha rimarcato gli ottimi dati di Poste Italiane: "Oggi il nostro impatto totale sul Pil del Paese è di 12 miliardi, per ogni milione che investiamo se ne generano di 6". E ha ricordato come il nuovo hub "ci permetterà di aumentare la competitività dell'azienda, garantendoci di quasi raddoppiare la nostra capacità produttiva". Ma, ha proseguito, "non ci fermeremo qui, perché abbiamo altri investimenti avviati e in un futuro non troppo distante potrebbero esserci altre inaugurazioni". "L'innovazione non è nemica del lavoro, i 135mila dipendenti di Poste lo dimostrano", ha sottolineato Mattarella: "Il lavoro è sempre cambiato nella storia, a maggior ragione in questa stagione di accelerazione dei mutamenti, ma questo vuol dire preservarlo per il futuro e va dato atto ai lavoratori di aver compreso di dover accompagnare questo processo indispensabile". Ma al di là dell'inevitabile necessità di adeguarsi al futuro, resta la certezza che la figura del postino non tramonterà: "Certo, consegniamo più di 2 miliardi di lettere all'anno", ha assicurato Del Fante, in linea con il Capo dello Stato, per il quale "i passi del portalettere e la sua bicicletta hanno accompagnato la vita quotidiana del nostro Paese".
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Poste Italiane