E' in vendita, a Castelfiorentino, in provincia di Firenze, il Castello di Oliveto che secondo lo studioso Massimo Ricci fu progettato da Filippo Brunelleschi. A darne notizia è Lionard luxury real estate (http://www.lionard.it/antico-castello-vendita-firenze.html), il cui presidente Dimitri Corti spiega: "Si tratta di una delle più prestigiose proprietà che abbiamo mai avuto in vendita".
Il castello, con quattro torri angolari e le mura merlate percorribili per tutto il perimetro, fa parte di una tenuta che comprende anche 25 case coloniche, un borgo con una villa settecentesca e una cappella nel bosco per un totale di circa 35mila metri quadrati di interni e 1.200 ettari di terreni coltivati a vigneti e oliveti e boschivi. Appartenuto alla nobile famiglia dei Pucci, il castello nel corso della sua storia, si spiega, ha ospitato tre papi: vi soggiornarono Leone X e Clemente VII e Paolo III Farnese. Altri grandi personaggi lo hanno visitato: da Lorenzo Il Magnifico al Granduca di Toscana Ferdinando III e il re Vittorio Emanuele III. Nel 1944 fu utilizzato come comando militare dal generale Mark Clark durante le operazioni di liberazione dell'Italia.
La costruzione del castello risale al 1424, epoca in cui la Cupola del Duomo di Firenze era nella sua prima fase di realizzazione. Massimo Ricci, tra i maggiori esperti dell'architettura brunelleschiana, ritiene che anche il progetto del castello porti la firma di Brunelleschi come ha sostenuto in uno studio reso noto 4 anni fa. E non solo perchè il grande architetto del Rinascimento, si spiega, era l'unico esperto di fortificazioni militari attivo in quegli anni.
Il castello, fra l'altro del tutto simile alla villa medicea della Petraia già attribuita al Brunelleschi, è stato realizzato non in pietra ma con i mattoni, materiale per l'epoca innovativo e che Brunelleschi stava utilizzando per la Cupola. Ancora, all'interno della fortificazione ci sono numerose opere architettoniche realizzate in perfetto stile brunelleschiano: all'epoca nessuno sarebbe stato in grado di copiarlo. Ma la prova definitiva, per lo studioso, è uno strano ballatoio che poggia su un sistema di mezze volte che non potrebbe stare in piedi e avrebbe dovuto collassare su se stesso: per Ricci uno dei dispositivi impossibili del grande Brunelleschi. Infine il fratello dell'allora proprietario del castello, Giovanni di Antonio Pucci, era fornitore di calce e sabbia per la costruzione della Cupola del Duomo, a dimostrazione, per Ricci, che sarebbero esistiti contati diretti tra la famiglia Pucci e Brunelleschi.
In collaborazione con:
Lionard Luxury Real Estate