'Siamo convinti che il ruolo di un'istituzione bancaria di rilevanza nazionale sia quello di concorrere alla crescita economica del Paese, ma anche alla sua crescita culturale e civile". E' quanto ha detto Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, ricordando che "senza memoria del passato e dei momenti fondativi non si regge nessuna società", nel discorso con cui ha aperto i lavori del convegno 'La Storia pubblica - Memoria, fonti audiovisive e archivi digitali' che si terrà fino a domani alle Gallerie d'Italia di Milano. Per questo, con 'il progetto cultura, la nostra banca affianca il piano di impresa e industriale con interventi finalizzati sia alla tutela che alla diffusione della conoscenza del patrimonio culturale del nostro Paese,"per stimolare una riflessione sulla nostra identità nazionale', ha aggiunto il presidente emerito di Intesa Sanpaolo. Bazoli ha poi parlato del nuovo esame di maturità da cui è stata eliminata la traccia di storia: 'Da quest'anno, grazie alle nuove norme che regolano l'esame di Stato, non ci sarà più il tema di storia - ha detto - Alle critiche e alle proteste provocate da questa decisione, si è risposto appellandosi a un dato statistico: negli ultimi dieci anni non più del 3% degli studenti hanno scelto questa prova, una cifra cosi esigua che ha giustificato la definitiva cancellazione della traccia. Il ministro dell'Istruzione ha cercato di sminuire la portata del provvedimento assicurando che la storia sarà comunque tenuta presente nelle varie tracce. La storia passa quindi in secondo piano, ma è quella storia che Norberto Bobbio metteva a fondamento di una cultura'. 'La speranza - ha sottolineato Bazoli - è che anche questo patrimonio audiovisivo entri nelle scuole, nelle università e nel dibattito culturale, perché senza memoria del passato e dei momenti fondativi non si regge nessuna società'.
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INTESA SANPAOLO