La quotazione di strumenti di debito da parte delle imprese comporta una crescita della produttività del lavoro del 2,6% e del Roe dello 0,4%. É quanto emerge da uno studio dell'Istat, realizzato in collaborazione con Borsa Italiana e presentato in occasione del lancio del nuovo segmento obbligazionario dedicato alle Pmi. Lo studio, il primo realizzato dall'Istat sul mercato dei capitali, ha preso in esame un campione di 168 imprese che hanno quotato strumenti di debito su ExtraMot dal 2013 al 2017. Dall'analisi emerge che gli emittenti mostrano un'elevata vocazione all'export e sono caratterizzati da una forte crescita occupazionale nel periodo considerato (la dimensione mediana passa da 87 a 115 addetti). Complessivamente le società mostrano una performance economica comparativamente superiore a quella media nazionale in termini di livello dei risultati economici e di evoluzione nel tempo. Da una ricerca condotta dal Politecnico di Milano, inoltre, emerge come su 90 società emittenti di ExtraMot, secondo cui la quotazione ha permesso alle società di avvicinarsi a standard internazionali, alla managerializzazione del vertice aziendale e all'inserimento di presidi per la gestione dei rischi e dei conflitti. Inoltre la quotazione ha concesso alle società di adottare policy per la gestione delle informazioni price-sentitive e di arricchirsi di competenze economico-finanziare, legate all'internazionalizzazione e alle nuove tecnologie.
In collaborazione con:
BORSA ITALIANA