La pace fiscale potrebbe comportare tre scaglioni di pagamento al 6%, al 10% e al 25% "a seconda della posizione patrimoniale e reddituale del contribuente che ne fa richiesta". E' quanto spiega il sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri (Lega), in vista della messa a punto del decreto fiscale collegato alla manovra. L'aliquota del 6% potrebbe per esempio essere riservata ai contribuenti monoreddito con un figlio minorenne a carico, precisa.
"La pace fiscale non è per gli evasori, ma per chi è in regola con la dichiarazione dei redditi e non ha risorse per pagare perché ha difficoltà economiche", afferma Siri, parlando dell'attesa operazione di pace con il fisco che dovrebbe rientrare nel prossimo decreto collegato alla manovra. "Il M5S se c'è da dare una mano ai contribuenti in difficoltà che non sono evasori sono certo che non avrà alcun problema", aggiunge.
Il premier, Giuseppe Conte, professa ottimismo. "Mi sono sempre dichiarato fiducioso. Fiducioso perché anche per attitudine mentale mi piace prima confrontarmi sui contenuti, poter spiegare i contenuti, e poi mi aspetto di poter discutere su quei contenuti. Fino ad ora questo non c'è ancora stato, perché con le istituzioni europee e con i nostri interlocutori europei non ci siamo ancora seduti ad un tavolo. Lasciateci il tempo di poterlo fare", dice Conte a Bologna rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di Mario Draghi