(ANSA) - ROMA, 13 GIU - L'Adepp, l'Associazione degli Enti
previdenziali privati e privatizzati, ritiene "positivo" da
parte del governo "l'aver escluso l'ipotesi commissariamento per
l'Inpgi (l'Istituto pensionistico dei giornalisti), che non
risolverebbe nulla. Allo stesso tempo, è maturata la
consapevolezza che il vero problema è legato alla platea, che si
è ristretta a seguito di cambiamenti epocali, di cui le norme
finora non hanno tenuto conto". Lo afferma il presidente
dell'organismo Alberto Oliveti, dopo la presentazione
dell'emendamento al Decreto crescita, che dà 12 mesi di tempo
alla Cassa per riequilibrare la propria condizione finanziaria,
anche allargando il bacino degli associati. "L'intero mondo
della comunicazione, e non solo quello dell'informazione
giornalistica, è sfidato da una trasformazione digitale senza
precedenti. Se fossi un comunicatore - va avanti - vorrei
affrontare questa sfida nell'alveo dell'autonomia, piuttosto che
vedermi diluito in un sistema di tanti mondi professionali alle
prese con tante sfide diverse", prosegue, riferendosi al fatto
che altri operatori dell'informazione, che potrebbero confluire
nell'Inpgi, attualmente versano i contributi all'Inps. L'Adepp,
recita una nota, plaude anche a due ulteriori mosse, che
riguardano la certezza dei contributi e la possibilità di
aumentare le prestazioni. "Bene la determinazione del governo
nel voler definire la questione del 'saldo e stralcio',
prevedendo che la possibilità passi per i regolamenti delle
Casse. Dal Decreto Crescita attendiamo, inoltre, fiduciosi il
via libera a destinare fino al 5% degli attivi di bilancio delle
Casse per misure a sostegno del reddito dei professionisti, con
un provvedimento di crescita che, dunque, non costa nulla allo
Stato", si legge, infine.