TORINO - Oltre la metà delle imprese italiane ha avviato o sta avviando progetti 4.0, grazie al piano per lo sviluppo delle tecnologie digitali partito a fine 2016. L'ambito applicativo preferito è la fabbrica, la produzione e la logistica, la qualità. Non sono noti i possibili impatti sull'occupazione. Sono alcune anticipazioni dello scenario che Filippo Peschiera, responsabile piani industriali ed esecuzione di The European House - Ambrosetti, illustrerà il 18 aprile nel convegno inaugurale della Fiera A&T, 'Dalla teoria alla pratica - il futuro dell'Impresa 4.0'.
I dati relativi a 2017 - spiega lo studio - sono incoraggianti: gli investimenti fissi lordi, escludendo i mezzi di trasporto, sono aumentati dell'11% e sono pari a 80 miliardi a valore (impatto iper-super ammortamento e nuova Sabatini).
Alla tavola rotonda - condotta da Enrico Pagliarini - parteciperanno anche Marco Taisch, docente del Politecnico di Milano, responsabile dell'Osservatorio Industria 4.0 e presidente del Comitato Scientifico di A&T 2018, Fabrizio Gea, responsabile nazionale Digital Innovation Hub di Confindustria, delegato all'Agenda Digitale Confindustria Piemonte e presidente Confindustria Canavese, Marco Protti, Head of advanced Research Aircraft Division di Leonardo, Elena Pedrana, ceo di Sep Valtellina, una pmi del settore food, esempio virtuoso di investimento e cultura 4.0. Sono stati inoltre invitati il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e Giulio Pedrollo, vice presidente nazionale di Confindustria.
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A&T