"L'esperienza d'acquisto non ha più barriere spazio temporali e l'omnicanalità sta modificando le abitudini di consumo". Così, il fondatore di Connecthub, Simon Thun, ha aperto i lavori della seconda edizione di Connecthub Innovation Summit, l'evento dedicato all'innovazione digitale del mondo del commercio, organizzato in collaborazione con Largo Consumo.
Il settore "è fortemente caratterizzato da una disruption e questo impone alle aziende un importante cambiamento, obbligandole spesso a rivedere il proprio modello di business per accogliere le esigenze di un cliente sempre più connesso, alla ricerca di un rapporto one-to-one con i brand, attraverso esperienze uniche", sostiene Thun, davanti a una platea di 300 persone che hanno partecipato al summit, all'interno dell'innovativo polo logistico a Mantova di Connecthub, player che supporta le imprese nella trasformazione digitale. Secondo un'indagine di Gfk Italia presentata al summit, ormai quasi la metà degli italiani usa lo smartphone per effettuare acquisti (per il 47% è sempre più importante nel processo d'acquisto), sebbene il negozio tradizionale resti il punto di riferimento privilegiato. Per Thun, "non ha più senso parlare di canali perché ai consumatori interessa avere una esperienza di acquisto fluida senza barriere né ostacoli". Secondo l'indagine, infatti, l'esperienza d'acquisto diventa, disponibile "sempre e ovunque" grazie agli strumenti digitali, in particolare allo smartphone, che permette anche un aumento del tempo di esposizione ai media (4 ore e 49 nel 2011, 5 ore e 30 nel 2018). L'intensità di utilizzo dei canali digitali nel processo di shopping varia però a seconda delle categorie, con i wearebles (strumenti tecnologici "indossabili", tipo smartwatch, 75%) e gli smartphone (63%) che guidano la classifica. L'omni-commerce genera inoltre un innalzamento delle aspettative: la propensione all'acquisto cresce in caso di consegna gratuita per il 78% degli intervistati e per il 53% cresce se la consegna avviene in giornata.
In generale, l'esperienza di acquisto coinvolge numerosi touchpoint, ovvero, è sempre più integrata tra le reti fisiche e quelle digitali. "L'aumento dei punti di contatto con i consumatori ha portato a un aumento della complessità nella gestione di tutti quei processi che permettono a un brand di rispondere in maniera corretta, efficiente e puntuale alle aspettative, monitorando tutta la fase della consegna, gestendo gli imprevisti e informando il cliente in tempo reale", spiega Thun. "La risposta di Connecthub è quella di essere un abilitatore che, grazie all'esperienza e alla continua ricerca di innovazione nei processi logistici evoluti e nelle tecnologie abilitanti, vuole essere il partner affidabile per sviluppare know how e accompagnare i brand nella trasformazione della gestione dei canali di vendita".
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