ROMA - In Italia ci sono 4 milioni di disabili, destinati a crescere, ma solo il 20% riesce a lavorare, con un terzo di quelli che non sono occupati che vorrebbero più strumenti per l'accesso al mercato. Il dato è stato presentato durante il convegno "Disabilità & Lavoro - La sfida dei manager" oggi a Roma organizzato da Associazione Italiana Sclerosi Multipla e Fondazione Prioritalia.
"Permangono ancora molti pregiudizi nei confronti delle persone disabili - ha spiegato Marcella Mallen, presidente Prioritalia - meno del 20% lavora, e un terzo di quelli che non lavorano vorrebbero avere strumenti per l'accesso. Da 20 anni c'è una legge che impone di assumere i disabili, ma si lavora per quote, e ci sono pregiudizi, forse non è l'approccio culturale giusto, bisognerebbe invece valorizzare le competenze di queste persone con un approccio più manageriale".
A questo scopo, ha spiegato Mallen, è stata varata una partnership tra Aism e Prioritalia orientata al sociale e all'innovazione. "Una alleanza strategica che vuole dare vita a una leadership condivisa sulle disabilità, con sensibilizzazione, iniziative di informazione e progettualità in collaborazione con decisori pubblici".
Per le persone con sclerosi multipla, ha spiegato il presidente della Fondazione Fism Alberto Battaglia, i numeri sono migliori. "Oggi il 60-70% lavora - ha raccontato - perché sono cambiate molto le cose grazie alle nuove cure, si arriva alla disabilità più tardi. È un tema che resta fondamentale, per un giovane che ha una diagnosi la priorità è inserirsi nel mondo del lavoro".
In collaborazione con:
AISM