"Tornando in Nepal per salire sul Manaslu, 26 anni dopo il primo tentativo in cui persi due amici, non ho più riconosciuto il Manaslu di allora. I ghiacciai si sono ristretti in maniera estrema". Lo ha detto l'alpinista Hans Kammerlander, intervenendo al Festival dell'Acqua di Utilitalia, a Bressanone, in Alto Adige.
"Anche sul K2, in Pakistan, la situazione è cambiata completamente nel corso degli ultimi 25 anni: questo deve farci riflettere", ha aggiunto Kammerlander. Lui, che ha scalato dodici ottomila e realizzato imprese alpinistiche in tutti i continenti, ha a che fare con il ghiaccio fin dall'infanzia. "Da bambino - ha raccontato - frequentavo le aree ghiacciate della Zillertal: da allora, si sono completamente disciolte".
"Quel che mi lascia più scioccato - ha proseguito lo scalatore appena tornato dal Nepal - è assistere all'inquinamento delle risorse idriche in molti Paesi stranieri, dalla Cina, al Pakistan, ma anche in America Latina". "Sono cresciuto fra contadini, mio padre mi ha insegnato a rispettare la natura. Dobbiamo comprendere che la natura non ci appartiene, ma ci viene solo consegnata per un breve tempo", ha concluso Kammerlander.
In collaborazione con:
Utilitalia