Il 9 gennaio 1324, il veneziano Marco
Polo, settantenne in punto di morte, chiama il prete-notaio
Giovanni Giustinian per dettare il testamento con la nomina
della diletta moglie Donata Badoer e delle tre figlie - Fantina,
Bellela e Moreta - "mie commissarie di fede" per l'esecuzione
delle sue volontà. Un atto tutto al femminile, da metà '800 alla
Biblioteca Nazionale Marciana, dettato da un uomo destinato a
passare alla storia con il "Milione", il racconto del viaggio e
della permanenza alla corte del Kublai Can in Cina, assieme al
padre ed a uno zio. Il testamento, in pergamena di pecora,
assieme all'attualità del suo protagonista è al centro del
progetto editoriale curato dal Mibact, attraverso la Marciana, e
da Scrinium, "Ego Marcus Paulo volo et ordino. I segreti del
testamento di Marco Polo", un'opera, edita in versione bilingue
italiano-inglese, in un soli 185 esemplari, e dedicata ad Alvise
Zorzi.
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