La Corte d'assise d'appello di
Bolzano ha riformulato la sentenza di condanna a carico di
Suleiman Adams, il ghanese che il 29 dicembre del 2020 ha ucciso
a Frassilongo, in Trentino, la pastora etiope di 42 anni Agitu
Ideo Gudeta, simbolo dell'integrazione a livello locale.
Accogliendo la richiesta della difesa, rappresentata
dall'avvocato Nicola Zilio, e le sollecitazioni contenute in una
sentenza della Corte di Cassazione, la Corte, presieduta dalla
giudice Silvia Monaco, ha riqualificato il reato di violenza
sessuale in vilipendio di cadavere, riducendo la pena
complessiva di un anno e otto mesi. La decisione si basa sul
fatto che la violenza è avvenuta quando la vittima era in fin di
vita o addirittura morta.
Adams, reo confesso del delitto, era stato condannato dalla
Corte d'assise d'appello di Trento, il 5 dicembre del 2022, a 15
anni e otto mesi per l'omicidio della pastora e a 4 anni e
quattro mesi per la violenza sessuale.
Agitu, titolare dell'azienda agricola la 'Capra Felice', era
stata trovata morta, in camera da letto, dai vicini di casa,
allertati da un conoscente della vittima preoccupato perché la
donna non si era presentata a un appuntamento. Le indagini si
erano subito indirizzate verso Adams, all'epoca dei fatti
collaboratore della pastora. L'uomo confessò poi l'omicidio agli
inquirenti, riferendo di una discussione nata per il mancato
pagamento di una mensilità.
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