Il riscaldamento globale non si
ferma. Il Rapporto sul clima di Eurac Research di Bolzano fa il
punto della situazione e identifica gli ambiti sui cui lavorare
ancora: risparmiare acqua e ridurre le emissioni legate a
traffico e turismo.
Secondo i ricercatori, se nei prossimi decenni le emissioni
inquinanti non caleranno, nel 2100 in Alto Adige le temperature
estive aumenteranno di 5 gradi, d'inverno la neve a 1500 metri
di quota diminuirà fino al 90 per cento e la portata dei fiumi
in estate calerà in modo drastico. Si tratta di cambiamenti che
avranno effetti a cascata in diversi ambiti e che si
ripercuoteranno anche sulle attività dell'uomo. In agricoltura e
selvicoltura, per esempio, le alte temperature faranno
proliferare i parassiti e altre difficoltà arriveranno dalla
crescente necessità di acqua per irrigare. Già adesso il 60% del
consumo annuale è legato alla sola frutticoltura. Anche gli
eventi estremi come le piogge torrenziali e i forti temporali
potrebbero aumentare.
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