"Ogni persona che ha
fame e sete, ogni straniero o immigrante, ogni persona senza
vestiti, ogni malato, ogni carcerato è il 'Bambino' che Giuseppe
custodisce. E noi siamo invitati a custodire questa gente,
questi fratelli e sorelle nostri, come ha fatto San Giuseppe.
Per questo, egli è invocato come protettore di tutti i
bisognosi, degli esuli, degli afflitti, e anche dei moribondi".
Lo ha detto papa Francesco nell'udienza generale, nella quale ha
concluso il ciclo di catechesi sulla figura di San Giuseppe. "E
anche noi dobbiamo imparare da Giuseppe a 'custodire' questi
beni - ha proseguito il Pontefice -: amare il Bambino e sua
madre; amare i Sacramenti e il popolo di Dio; amare i poveri e
la nostra parrocchia. Ognuna di queste realtà è sempre il
Bambino e sua madre (cfr Patris corde, 5)". "Li dobbiamo
custodire perché con questo custodiamo Gesù come ha fatto San
Giuseppe", ha aggiunto Francesco.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA