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Scudetto Juve: Buffon immortale, Dybala 22 gol LE PAGELLE DELLA STAGIONE

Scudetto Juve: Buffon immortale, Dybala 22 gol LE PAGELLE DELLA STAGIONE

Douglas Costa decisivo nel ritorno

13 maggio 2018, 23:54

Redazione ANSA

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Le pagelle dei bianconeri.
Buffon 8.5 (20 presenze, 14 gol subiti): sul filo dell'addio dopo una carriera straordinaria, un finale all'altezza dei suoi 22 anni in serie A, a pochi passi dal record assoluto di presenze di Maldini.
Sczcesny 8 (17 presenze, 9 gol subiti): partite da numero 1, quando è stato chiamato a sostituire Buffon infortunato, a dicembre, e poi nel turn-over. Pronto a raccogliere la pesante eredità.
Lichtsteiner 7 (26 presenze, nessun gol): alla settima stagione nella Juventus, ha avuto più spazio per gli infortuni di de Sciglio, sfornando sempre ottimi cross dalla destra.
De Sciglio 6 (12 presenze, 1 gol): bloccato dagli infortuni, è rimasto fermo oltre 100 giorni, perdendo una ventina di partite.
Barzagli 7.5 (24 presenze, nessun gol): la tecnica e la classe di uno dei migliori difensori degli ultimi anni sono le stesse di sempre, l'età comincia a farsi sentire, ma ha dato sempre la consueta sicurezza al reparto.
Benatia 7.5 (20 presenze, 2 gol): l'amnesia sul gol di Koulybali che aveva riaperto il campionato non sporca una stagione eccellente. Uno dei centrali su cui Allegri ha fatto pieno affidamento.
Howedes sv (3 presenze, 1 gol): quasi sempre fermo ai box per infortuni, il tedesco è rimasto una comparsa.
Rugani 6 (21 presenze, 1 gol): forse non ha ancora conquistato la piena fiducia di Allegri, anche quest'anno è rimasto un'alternativa ai titolari della difesa.
Chiellini 8 (26 presenze, nessun gol): molte partite di altissimo livello, uno dei leader in campo e nello spogliatoio bianconero, nel primo anno senza Bonucci al fianco.
Alex Sandro 6.5 (25 presenze, 4 gol): qualche delusione l'ha data, giocando partite incolori se non deludenti. Ma i mattoni per lo scudetto li ha posati anche lui, come il gol decisivo nel derby di ritorno con il Torino.
Asamoah 6.5 (19 presenze, nessun gol): pedina sempre preziosa, forse pochi acuti ma non ha quasi sempre svolto il compito con piena sufficienza.
Khedira 7 (26 presenze, 9 gol): un giocatore sempre fondamentale per il suo senso della posizione, 9 reti nel suo bottino personale.
Pjanic 9 (30 presenze, 4 gol): l'anno della consacrazione in bianconero, fulcro del gioco, una miriade di palloni passano dai suoi piedi. Quando è stato costretto a marcar visita, come nel rovescio con il Real nell'andata dei quarti Champions, la sua assenza è stata pesantissima.
Matuidi 7 (32 presenze, 3 gol): sacrificato quando si deve alzare il tasso tecnico, tante volte fondamentale per il suo gioco fisico, altro acquisto azzeccato.
Bentancur 6.5 (18 presenze, nessun gol): alti e bassi normali per un giocatore di vent'anni, deve imparare ancora a gestire meglio il pallone. M;a la stoffa del grande giocatore si è vista.
Marchisio 6.5 (14 presenze, nessun gol): nel primo anno completo dopo l'infortunio, è rimasto ai margini.
Sturaro 6 (11 presenze, nessun gol): centrocampista o all'occorrenza terzino, un 'rincalzo' sempre prezioso.
Cuadrado 6.5 (21 presenze, 4 gol): la pubalgia ha condizionato la sua stagione, lasciandolo al palo nei mesi che hanno deciso la stagione. Si è fermato a fine dicembre, rientrando tre mesi dopo con il gol del 2-1 in Juve-Milan.
Bernardeschi 6.5 (22 presenze, 4 gol): molta panchina all'inizio, qualche pezzo di bravura qua e là, poi l'infortunio al ginocchio l'ha messo in disparte.
Dybala 8 (32 presenze, 22 gol): inizio di stagione scoppiettante, gol e show, e troppi paragoni con le stelle mondiali; poi un calo, complice qualche guaio fisico. Ma la prodezza all'ultimo minuto di Lazio-Juve è stato uno degli episodi decisivi nell'estenuante volata scudetto.
Mandzukic 7.5 (31 presenze, 5 gol): pur senza ripetere il superlativa 2016/17, un'altra annata senza mai risparmiarsi, con il solito apporto fondamentale a tutto campo in fase difensiva.
Douglas Costa 8 (29 presenze, 4 gol): uno degli uomini decisivi nel girone di ritorno, velocità ed estro hanno dato spinta alla squadra quando c'è stato bisogno di un cambio di passo. Acquisto azzeccato. Higuain 8 (34 presenze, 16 gol): gol fondamentali: quello da 'core ingrato' a Napoli che ha fermato la fuga degli azzurri, la doppietta al Milan e, dulcis in fondo, il colpo del 3-2 con l'Inter, decisivo per il titolo. Qualche giro a vuoto, ma tanto sudore e fatica per essere utilissimo anche nei giorni senza la gioia del gol.

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