La rassegna Grandi Interpreti di
Bologna Festival prosegue il 7 maggio alle 20.30 al Teatro
Auditorium Manzoni con il concerto di sir András Schiff, nella
duplice veste di pianista e direttore. L'artista ungherese,
naturalizzato britannico, porterà per la prima volta a Bologna
la Cappella Andrea Barca, l'orchestra da lui stesso fondata nel
1999 e specializzatasi negli anni come complesso ideale per il
repertorio strumentale del classicismo viennese. Schiff dirige
dal pianoforte il Concerto N. 25 in do maggiore Kv 503 e il
Concerto N. 24 in do minore Kv 491, due brani di Mozart che
incorniciano una delle leggendarie Sinfonie "londinesi" di
Haydn, la N. 99 in mi bemolle maggiore. È un programma, dunque,
dedicato proprio ai maggiori compositori del classicismo
viennese, costruito, nelle intenzioni del pianista, prestando
attenzione anche all'affinità tra le diverse tonalità dei brani
prescelti. Composto nel 1786, il Concerto in do minore Kv 491
apre il secondo periodo del concertismo pianistico mozartiano
con diversi dati di novità, a partire dalla scelta della
tonalità di do minore, e dalla strumentazione che mostra un
livello di ricchezza timbrica mai raggiunto in precedenza.
Trascorrono pochi mesi e il 4 dicembre 1786 Mozart compone il
Concerto in do maggiore Kv 503, che rispetto al precedente
appare più monumentale nell'orchestrazione, essendo destinato ad
esecuzioni di una certa solennità. Due anni dopo la morte di
Mozart, di ritorno a Vienna nel 1793, Haydn scrisse la Sinfonia
N. 99 in mi bemolle maggiore, la settima delle sue "sinfonie
londinesi", così denominate perché destinate ad essere eseguite
nella capitale britannica. Amico di lunga data del Bologna
Festival, András Schiff è stato insignito lo scorso marzo del
Premio "Una vita per la musica", per aver dedicato la sua vita
d'artista "all'approfondimento e alla diffusione della più alta
tradizione della musica occidentale. Da Johann Sebastian Bach a
Mozart, da Beethoven a Schubert".
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