(di Gian Mario Sias)
Via dai banchi, fuori dalle aule,
per una lezione di solidarietà che resterà impressa nella loro
memoria per tutta la vita. E che è valsa il plauso del
Quirinale. È la straordinaria esperienza che stanno vivendo gli
allievi dell'Istituto di istruzione superiore Antonio Segni di
Ozieri, in provincia di Sassari.
Gli studenti che nello scorso anno scolastico frequentavano
il quarto anno nelle sezioni A e B del liceo scientifico e nella
sezione A del liceo classico, che fanno capo allo stesso
istituto intitolato all'ex capo dello Stato, hanno ricevuto una
delle tre targhe assegnate dal presidente Sergio Mattarella per
'azioni collettive' di solidarietà, nel giorno in cui 29 giovani
sono stati insigniti del titolo di Alfiere della Repubblica.
Durante le vacanze natalizie del 2022 alcuni studenti delle
tre classi hanno partecipato, con il coordinamento della loro
insegnante di religione e la collaborazione della Caritas della
diocesi di Ozieri, al progetto "Mi metto al servizio", attività
attraverso cui la scuola si prefigge di sviluppare le competenze
trasversali dei suoi giovani. Così, in occasione del Natale, i
ragazzi sono passati dalle parole ai fatti, rimboccandosi le
maniche e abbandonando il confronto verbale per dare un aiuto
alla mensa della Caritas di Sassari e alla Croce Ottagona di
Ozieri. La loro testimonianza di servizio è stata contagiosa,
tanto che altri studenti si sono sentiti coinvolti e hanno
offerto la propria disponibilità come volontari.
Oggi la notizia arrivata da Roma ha riempito di orgoglio
l'intera comunità scolastica. "Siamo davvero soddisfatti e
onorati di ricevere questo riconoscimento dal presidente
Mattarella", dice il dirigente scolastico Andrea Nieddu mentre
cerca di celare l'emozione. "Il progetto e la sua ottima
riuscita dimostrano che la scuola può offrire, soprattutto nei
territori più periferici e nelle aree interne, un prezioso
contribuito all'avanzamento civile e sociale delle comunità", è
la riflessione attraverso cui il riconoscimento viene accolto
come uno stimolo ad andare avanti.
"Questi ragazzi, servendo a tavola i più bisognosi e
dedicandosi a qualsiasi altra attività che gli sia stata
proposta, hanno sperimentato nella pratica in cosa consista il
rispetto del principio costituzionale del pieno svolgimento
della personalità umana", aggiunge il professore. Per la
referente del progetto, l'insegnate Maria Pina Zappu, "il
progetto realizzato in collaborazione con il responsabile del
servizio per la pastorale giovanile della Diocesi di Ozieri, don
Stefano Nieddu, è servito per far vivere in prima persona ai
ragazzi realtà differenti, per concretizzare gli ideali di
solidarietà e responsabilità nei confronti del prossimo.
L'entusiasmo degli studenti si è tramutato in profonda
soddisfazione e incoraggiamento a mantenere tale direzione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA