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Serviranno tre mesi per svuotare la centrale di Suviana

Serviranno tre mesi per svuotare la centrale di Suviana

Due ipotesi in campo, moduli filtranti ad hoc o cisterne

BOLOGNA, 19 aprile 2024, 18:07

di Riccardo Rimondi

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

   Serviranno circa tre mesi per svuotare dall'acqua la centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, nell'Appennino tosco-emiliano. È quanto emerso da un incontro incontro in Prefettura a Bologna, a cui hanno preso parte istituzioni, Carabinieri, Vigili del fuoco e i vertici di Enel Green Power: tra loro l'ad Salvatore Bernabei, il direttore relazioni esterne Nicolò Mardegan e il responsabile Italia Carlo Pignoloni, oltre al responsabile della sicurezza di Enel Valerio Giardina, già comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna.

"I piani, se tutto funziona, vedrebbero lo svuotamento prima dell'estate, fine luglio", ha detto a margine il prefetto Attilio Visconti. Tuttavia, mentre il livello dell'acqua continua a salire da quando, il 9 aprile, un'esplosione ha ucciso sette persone ferendone altrettante, le modalità dell'intervento non sono ancora decise. Due le ipotesi sul tavolo. La prima prevede di usare un treno di moduli ad alta tecnologia per effettuare un filtraggio dell'acqua, liberarla di oli e altre sostanze e rilasciarla nel lago. Questo sistema sarebbe assemblato ad hoc ed è quello preferito dalle parti, ma va verificata la sua fattibilità. La seconda ipotesi prevede di continuare a svuotare la centrale con idrovore e autobotti. Ma a quanto emerso dal tavolo ne servirebbero 75 al giorno: fra andata e ritorno fanno 150 viaggi, in un periodo turistico per l'Appennino.

Un'ipotesi "terribile", la definisce Visconti. L'acqua sta entrando da due ingressi: alcuni danni a condutture e pompe idrovore non impediscono l'afflusso della sorgiva, ma ne arriva anche dal lago per una paratia che non si chiude del tutto. Saranno i sommozzatori dei Vigili del fuoco a sistemarla, ma prima andranno raggiunte le condizioni idrauliche ideali: il livello interno dell'acqua dev'essere 80-100 centimetri più basso di quello del lago. Questo dovrebbe accadere verso il 4-5 maggio. Poi lo svuotamento con autobotti potrebbe partire subito. Il sistema modulare partirebbe probabilmente nella seconda metà di maggio, ma procederebbe più veloce. Il tema è delicato perché il bacino di Suviana serve l'idropotabile di Bologna e per questo Arpae effettua rilevamenti continui, che si intensificheranno quando inizierà l'intervento vero e proprio.

Entrambi gli interventi comunque tutelano l'ambiente, assicura Visconti. Solo una volta terminato lo svuotamento sarà possibile cominciare a fare le perizie necessarie alle indagini. Intanto i carabinieri a sentire i testimoni. Intanto a Napoli si sono tenuti i funerali di Vincenzo Garzillo, 68 anni, la settima vittima della strage. "Ogni vittima nei luoghi di lavoro è uno scandalo, non ci si può abituare che il lavoro, che è fonte di vita, conduca alla morte.

È necessario il tempo della responsabilità e della sicurezza, che non è un costo", ha detto nella sua omelia l'arcivescovo, don Mimmo Battaglia. "Le chiamano morti bianche, ma non sono bianche perché sporcano le coscienze - ha aggiunto l'arcivescovo - Non può esserci giustizia senza lavoro come non può esserci lavoro senza giustizia. La sicurezza è un dovere, non un costo". Prima di don Battaglia aveva preso la parola la figlia di Garzillo, Fara. "Se solo lo avessi saputo - ha detto - ti avrei dato un ultimo abbraccio. Eri il nostro capitano, la nostra guida, il nostro faro, il nostro consigliere, la nostra colonna portante". In ospedale restano quattro feriti, uno dei quali fuori pericolo di vita.
   

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