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A Macerata una mattinata di ordinaria follia

A Macerata una mattinata di ordinaria follia

Due ore di raid preparato nei dettagli. I bersagli scelti a caso

04 febbraio 2018, 11:27

dall'inviato Daniele Cerotti

ANSACheck

Il percorso di Luca Traini nella città marchigiana - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il percorso di Luca Traini nella città marchigiana - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il percorso di Luca Traini nella città marchigiana - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un'auto nera che gira per la città con una persona a bordo che spara all'impazzata ad altezza uomo, l'allerta che parte dal Comune alla cittadinanza sui social network con richiesta di rimanere chiusi in casa, nei luoghi di lavoro e nelle scuole, i mezzi pubblici fermati fino a nuovo ordine.

E' stata una mattinata di ordinaria follia quella vissuta a Macerata. La città, già in tensione per il caso di Pamela Mastropietro, la 18enne il cui cadavere fatto è pezzi è stato trovato in due trolley nelle campagne del Maceratese, è stata in preda al terrore per alcune ore, l'intera popolazione tenuta in ostaggio da un nemico sconosciuto e minaccioso, uno scenario più simile alle stragi avvenute nelle scuole o per le strade negli Usa, che a quello che vive una città di provincia.

Macerata e i maceratesi hanno potuto tirare un sospiro di sollievo solo intorno alle 13, quando Luca Traini, 28 anni, simpatie leghiste e di estrema destra, è stato bloccato dai carabinieri dopo un lungo inseguimento per le strade della città.

"Quando ho sentito la 'botta' ho pensato che fosse un petardo per carnevale - dice Jenny che lavora in un bar di Corso Cairoli -. Mi sono affacciata ma non ci sono stati altri colpi. Poi la gente si è riversata in strada... ho visto la vetrina forata dal proiettile. Tremo ancora per lo spavento, devo ancora riprendermi".

Corso Cairoli è una delle tappe della sparatoria iniziata poco prima delle 11 in via dei Velini, un quartiere dove vivono molti migranti e dove Traini ha trovato facili bersagli.

Davanti al bar, la polizia scientifica compie rilievi sulla vetrina del negozio di intimo 'Notte e dì" bucata da un proiettile. Duecento metri più avanti, Traini ha ferito un'altra persona davanti alla pasticceria Monachesi, la cui vetrina è andata in frantumi. "Ho fatto appena in tempo ad abbassarmi - dice la titolare - un uomo è stato colpito qui davanti". La signora rassicura i clienti, dà dell'acqua ad un'anziana choccata. Solo dopo alcuni minuti esce a vedere cos'è successo.

In via dei Velini, Fabio ha appena fatto la spesa quando assiste a una scena da film. "Ho visto un ragazzo di colore ferito a terra - ricorda -, qualcuno sparava ad altezza d'uomo. C'era un foro di proiettile nel vetro posteriore di una Panda. Lo hanno già preso? Chi è? Mah, ormai non si sa più che pensare...". Traini è stato fermato in piazza Vittoria. "E' arrivato con l'Alfa nera in controsenso - racconta il titolare di un bar poco distante -, è sceso dall'auto, si è messo la bandiera italiana al collo e ha gridato 'l'Italia agli italiani', poi si è fatto arrestare". E' provato anche il sindaco Romano Carancini, che chiede alla politica di fare un passo indietro e a tutti di fare un passo indietro: "si può non essere d'accordo con le politiche sui migranti, ma alimentare l'odio è inaccettabile".

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