/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dissequestrato deposito rifiuti speciali

Dissequestrato deposito rifiuti speciali

Olbia, non c'erano fanghi pericolosi. Critiche all'Arpas

OLBIA, 18 febbraio 2019, 18:40

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono stati dissequestrati il deposito di rifiuti speciali, costituito da fanghi di lavorazione, e un'area all'interno dell'impianto di biostabilizzazione, nella discarica di Spiritu Santu a Olbia, finiti sotto chiave lo scorso dicembre. Il provvedimento è stato disposto dalla sostituta procuratrice di Tempio Ilaria Corbelli, che ha ordinato anche la restituzione al Cipnes. La discarica era finita nel mirino della Procura perché si sospettava che all'interno fossero stati gettati fanghi pericolosi. Nei mesi scorsi erano stati eseguiti prelievi da parte dei carabinieri del Noe. Il materiale prelevato è stato attentamente analizzato e ora è arrivato il dissequestro.

A darne notizia lo stesso Consorzio Industriale Provinciale Nord-Est Sardegna. "In quei terreni - spiega il Cipnes - è stata completamente esclusa la pericolosità dei rifiuti, come risulta dalla relazione tecnica depositata il 12 febbraio 2019 della dottoressa Corrias, in esecuzione dell'indagine conferitale. Nel decreto del magistrato si fa presente che 'tutti gli accertamenti sono stati eseguiti e le indagini risultano compiute'. Il Consorzio ringrazia la Procura per come ha effettuato le indagini definite scrupolose e "nel rispetto assoluto delle garanzie della difesa.

Ma il Consorzio non può fare a meno di rimarcare l'atteggiamento a dir poco superficiale dell'Arpas - accusa il Cpnse -. L'agenzia, infatti, ha fornito alla Procura della Repubblica dati totalmente errati, che hanno dato la stura a una serie di reazioni, soprattutto sui social network, anche scomposte, oltreché diffamatorie, evocando presunti legami con la malavita organizzata, che hanno leso in maniera gravissima l'immagine del Cipnes". Per questa ragione "il Consorzio industriale sta valutando l'opportunità di agire nei confronti dell'Arpas per il risarcimento dei danni economici e d'immagine patiti".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza