Giù le mani dalla stazione dei
carabinieri di Seui. Protesta in piazza, questo pomeriggio, di
un comitato spontaneo di cittadini contro l'annunciato
trasferimento della sede a Sadali. Una soluzione temporanea a
causa dei locali fuori norma della caserma di Seui. Ma la
popolazione non si fida. Un corteo di circa 200 persone, con in
testa il sindaco Marcello Cannas e tutta l'amministrazione
comunale, è partito da piazza Rinaldo Loi e dopo aver
attraversato la via principale del paese è tornato in Municipio,
dove il primo cittadino e la sua Giunta hanno approvato una
delibera con l'impegno di cedere un'area dove potrà essere
costruita la nuova caserma. In alternativa, si prevede la
cessione di alcuni locali destinati agli uffici della Prefettura
ma finora mai utilizzati.
"Ci opponiamo con tutte le forze all'abbandono di un presidio
statale importantissimo, che esiste da noi da oltre un secolo e
che deve garantire la sicurezza dei cittadini - ha spiegato il
sindaco Cannas - Seui con i suoi mille e 300 abitanti è il paese
più popoloso della zona. Confidiamo che l'approvazione di questa
delibera possa far recedere i carabinieri dalla decisione di
lasciare sguarnito il Comune. Basta abbandoni dei presidi dello
Stato - ribadisce il primo cittadino - Ci hanno tolto tutto, è
un taglio continuo di servizi, non possono toglierci anche le
forze dell'ordine". "Ci dicono che sarà una soluzione temporanea
ma noi non ci fidiamo - conferma Barbara Cannas, promotrice del
comitato - E ci batteremo per dare ai militari un locale idoneo
qui in paese. Alle due proposte del sindaco si aggiunge quella
di un privato, disposto ad affittare un proprio immobile che
metterebbe subito a norma. Per noi - denuncia Cannas - quello
della caserma sarebbe l'ennesimo taglio, ma stavolta vogliamo
essere ascoltati. Non ci arrenderemo facilmente alla chiusura di
un importante presidio dello Stato".
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