Il tribunale del Riesame di Bari ha
rigettato la richiesta di annullamento della misura degli
arresti domiciliari per Alfonsino ed Enzo Pisicchio. L'ex
assessore della Regione Puglia e suo fratello sono stati
arrestati lo scorso 10 aprile. Il primo risponde di concorso in
corruzione e turbativa d'asta, il secondo è accusato di concorso
in corruzione, turbativa d'asta ed emissione di fatture per
operazione inesistenti. La notizia anticipata dallla Gazzetta
del mezzogiorno, è stata conferma all'ANSA. Le motivazioni
saranno rese note entro 45 giorni.
Alfonsino Pisicchio, difeso dall'avvocato Salvatore
D'Aluiso, aveva discusso l'istanza al Riesame nei giorni scorsi.
Suo fratello Enzo, difeso dai legali Francesco Paolo Sisto
(omonimo del viceministro della Giustizia) e Vito Mormando,
aveva discusso ieri, chiedendo ai giudici l'annullamento della
misura cautelare per la mancanza dell'esigenza cautelare del
pericolo di reiterazione del reato sia perché i fatti risalgono
a oltre quattro anni fa sia perché oggi Enzo Pisicchio non
ricopre più alcun incarico politico e non ha rapporti con la
Pubblica amministrazione. La Procura si era opposta chiedendo
invece il mantenimento della misura cautelare e riaffermando
l'esistenza del pericolo di reiterazione.
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