"Investite nel Salone più e meglio
di quanto non abbiate fatto nel passato. Nessun territorio
cresce se non scommette su se stesso, altre manifestazioni di
questa portata non esistono". Lo dice Nicola Lagioia, direttore
del Salone del Libro, rivolgendosi a istituzioni e forze
economiche del territorio. "Se Torino e il Piemonte vorranno
contare in Europa non potranno non investire sul Salone".
Lagioia ha polemizzato con la stampa che a volte "dà più
spazio ai rubinetti che non funzionano che al Nobel ospite,
forse perché è meno difficile scrivere di questo. Così si
finisce per privilegiare l'idraulica alla letteratura". "Si
lavori per dare un futuro senza incertezze al Salone del Libro",
aggiunge Giulio Biino, presidente del Circolo dei Lettori che
organizza la kermesse. "Il Salone è patrimonio di Torino e
dell'Italia e merita attenzione. Gli enti locali non tardino nei
pagamenti, i giornalisti non sottolineino le criticità,
commercianti e librai collaborino. Ce la si può fare. Ne vale la
pena".
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