Prosegue a Torino il tour italiano
della scultrice greca Venia Dimitrakopoulou, che negli spazi
della Fondazione Sandretto propone una nuova selezione di
lavori. Tra questi due grandi installazioni: l'opera inedita
Ellampsis (2019) creata per l'occasione, e l'installazione
Dialoghi (2019), che rimanda a libri destrutturati in imponenti
lastre d'acciaio e delicata carta cinese, sui quali fluttuano in
inchiostro nero e rosso frasi che intendono dare una risonanza
alle voci di gente comune che solitamente non ne hanno.
Tema principale dell'esposizione torinese è il logos, "parola
che si fa segno e al contempo segno che diventa parola", che ben
si coniuga con le superfici candide della sala espositiva, quasi
"pagine non scritte", come suggerisce la scultrice. "Tutti i
lavori presentati - spiega Dimitrakopoulou - hanno una
caratteristica in comune: sono ricoperti da testi che sembrano
una scrittura automatica".
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