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Cep, Ue in ritardo su Big Tech Usa nel campo dell'IA generativa

Cep, Ue in ritardo su Big Tech Usa nel campo dell'IA generativa

'Commissione effettui controlli più rigorosi sulla concorrenza'

BRUXELLES, 13 marzo 2024, 16:54

Redazione ANSA

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Cep, Ue in ritardo su Big Tech Usa nel campo dell 'IA generativa - RIPRODUZIONE RISERVATA

In un nuovo studio dedicato all'intelligenza artificiale (IA) generativa, il Centro per le politiche europee (Cep) mette in guardia dalla posizione dominante detenuta dalle società tecnologiche statunitensi nella catena di valore dell'IA e chiede alla Commissione europea un controllo più rigoroso delle leggi sulla concorrenza.
    A questo proposito, l'esecutivo comunitario sta esaminando una procedura di controllo delle concentrazioni contro Microsoft, alla base della quale c'è la stretta collaborazione tra il colosso tech e OpenAI, l'azienda leader a livello mondiale nel campo dell'IA generativa.
    "La Commissione deve intervenire per garantire la concorrenza in un mercato in rapida crescita e minimizzare i rischi derivanti dall'IA generativa", avverte l'esperto digitale del Cep Anselm Küsters, autore dello studio insieme all'economista Matthias Kullas. Secondo i ricercatori del Cep, Palazzo Berlaymont ha già lasciato passare molto, troppo tempo. "Sarà difficile per gli altri fornitori, perché le grandi aziende tecnologiche statunitensi sono fortemente rappresentate in molte fasi della catena del valore dei servizi di IA generativa", spiega Kullas.
    Amazon e Microsoft, osservano gli esperti, occupano una posizione dominante nel mercato dei servizi cloud, mentre Google sta espandendo la propria produzione di chip. Le aziende tech statunitensi, inoltre, hanno anche un accesso privilegiato ai modelli leader di OpenAI, Mistral o Cohere e al relativo capitale umano. Secondo gli autori dello studio, questo crea svantaggi per gli altri operatori del mercato: le start-up devono competere con i giganti tecnologici che sono già integrati verticalmente lungo la catena del valore.
    Ciò permette ai giganti di incorporare la nuova tecnologia nelle loro offerte di servizi, come i motori di ricerca, e quindi di beneficiare del loro potere in questi mercati a valle.
    Oltre a maggiori investimenti in condizioni di localizzazione dell'IA che favoriscano l'innovazione in Europa, è quindi necessaria, secondo gli esperti, anche una politica di concorrenza globale dell'Ue.

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