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Infermiera aggredita a Pesaro dalla familiare di un paziente

Infermiera aggredita a Pesaro dalla familiare di un paziente

Vicinanza Ast alla dipendente, "episodi sempre più frequenti"

PESARO, 22 aprile 2024, 12:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un'infermiera del Pronto soccorso dell'ospedale San Salvatore di Pesaro è stata aggredita, durante il turno di notte tra sabato e domenica scorsi, da una 32enne, di origine straniera, che aveva accompagnato un familiare: mentre l'infermiera la invitava a calmarsi, la donna ha dato in escandescenza, l'ha presa per i capelli e la scaraventata a terra; la 32enne ha poi inveito anche contro altri sanitari che erano precipitati sul posto, contro i vigilanti e contro i carabinieri intervenuti, ed è stata infine arrestata per resistenza a pubblico ufficiale oltre ad essere denunciata per interruzione di pubblico servizio.
    Vicinanza all'infermiera esprime l'Azienda sanitaria territoriale di Pesaro Urbino per voce della direttrice generale Nadia Storti: "siamo vicini all'infermiera del pronto soccorso aggredita la scorsa notte e a tutto il personale che opera nel sistema sanitario. - afferma la manager - Episodi di questo genere sono sempre più frequenti nelle strutture sanitarie, accessibili al pubblico ventiquattr'ore su ventiquattro e per questo meritano una dura condanna. Il personale sanitario dedica la propria vita a garantire cure e assistenza a chiunque ne abbia bisogno e non dovrebbe mai essere oggetto di violenza ".
    "Continueremo a promuovere e mettere in campo ogni strumento possibile per creare un ambiente di rispetto e sicurezza per tutti coloro che lavorano nel sistema sanitario. - prosegue Storti - Ai fini della sicurezza degli operatori, in particolare nel presidio San Salvatore sono già operativi tutti gli strumenti che la legge, ad oggi, consente di avviare. Infatti nel corso degli anni, misure preventive e azioni mirate, al fine di contrastare l'insorgenza di questi fenomeni, - afferma la direttrice generale - sono state messe in campo, perché la priorità resta quella di ridurre il rischio per gli operatori e permettere loro di operare in un ambiente di lavoro sicuro".
    "In particolare al San Salvatore - ricorda Storti - sono state installate telecamere negli ambienti e nei luoghi consentiti dalla norma sulla privacy, il pronto soccorso è dotato di una guardia armata ventiquattr'ore su ventiquattro, attiva sette giorni su sette e ed è stato collocato un pulsante per poter attivare le forze dell'ordine quando il personale necessita di aiuto. Inoltre, l'Azienda è dotata di un capillare sistema di videosorveglianza - conclude - installato nelle aree maggiormente esposte a concrete situazioni di pericolo o per le quali occorre un'effettiva esigenza di deterrenza".
   

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