In molti Comuni liguri "manca un
piano di monitoraggio costante sui campi magnetici e la
tecnologia 5G". Lo evidenzia il difensore civico regionale
Francesco Lalla sollecitando un intervento della Regione Liguria
a favore dei Comuni per "effettuare controlli costanti sui campi
magnetici e per stimolare la predisposizione dei piani comunali
sugli impianti di telefonia mobile".
La segnalazione inviata all'assessore alle Infrastrutture e
all'Ambiente Giacomo Giampedrone evidenzia "l'impossibilità da
parte di molti Comuni liguri di sostenere i costi di un
monitoraggio costante dei campi magnetici da parte di Arpal,
peraltro previsto dalla normativa regionale".
Il difensore civico chiede pertanto "un intervento regionale
affinché gli stessi Comuni predispongano il 'Piano di
organizzazione degli impianti di tele radiocomunicazioni', che
viene espressamente contemplato dalla delibera regionale 68 del
3 febbraio 2004.
"Il piano è uno strumento fondamentale di tutela ambientale e
sanitaria in quanto permette ai Comuni di individuare le aree
idonee all'installazione degli impianti di telefonia, - spiega
Lalla - di definire la qualità degli impianti e di escluderne
l'installazione in corrispondenza di siti sensibili come scuole,
parchi, ospedali o case di riposo". Tuttavia solo poche
amministrazioni comunali sono riuscite ad adottare questo
strumento programmatorio e, dunque, grazie alla sua assenza le
società di telecomunicazione possono presentare singole domande
di installazione di nuovi impianti senza dover sottostare alle
previsioni di piano.
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