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Ponte: sei secondi per abbattere le pile

Ponte

Ponte: sei secondi per abbattere le pile

Autostrada chiusa dalle 7 alle 22

GENOVA, 26 giugno 2019, 15:37

Redazione ANSA

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© ANSA/ANSA/LUCA ZENNARO

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In 6 secondi cadranno le pile 10 e 11 del Morandi per l'esplosione di oltre una tonnellata di dinamite. 20 mila i metri cubi di calcestruzzo e acciaio che finiranno a terra. Non sarà un collasso: le due pile si piegheranno una verso l'altra, in maniera controllata grazie alla sequenza ravvicinata di deflagrazioni e poi cadranno a terra in grossi pezzi. Le vibrazioni avranno durata brevissima e saranno limitate, "almeno quelle che potrebbero provocare danni nella zona rossa, più ridotta rispetto al raggio di evacuazione". Avverrà il 28 giugno. L'autostrada A7 Genova-Milano tra l'allacciamento con la A12 e la barriera di Genova Ovest sarà chiuso dalle 7 alle 22. Circa 500 persone con problemi e donne incinte lasceranno le loro abitazioni dalla sera prima. Oltre 3400 persone saranno sfollate dalle 5.30 della mattina. Per loro buoni pasti e strutture dove passare la giornata. Mille persone non sono state ancora rintracciate. L'esplosione ci sarà alle 9: se non ci saranno polveri torneranno a casa alle 22.

Intanto la protezione civile regionale, guidata dall'assessore Giacomo Giampedrone, ha preparato 5000 bottiglietta d'acqua che verranno distribuite agli automobilisti, nel caso si dovessero verificare chiusure e code, in conseguenza di alcune fasi della demolizione. 3500 bottigliette sono state portate a Genova, 1000 a Savona e 500 alla Spezia. E la sala operativa resterà aperta, come nel caso di allerte meteo, per gestire eventuali emergenze.

Con l'esplosione per la demolizione di ponte Morandi, venerdì sarà una giornata difficile non solo per la città ma anche per il porto, che rischia la paralisi o il caos. "Sarà molto difficile lavorare: 5 mila camion, 300 spedizionieri, 3 mila dipendenti di queste aziende e tutti i terminalisti avranno un'operatività fortemente condizionata. Difficile quantificare, ma non c'è dubbio che lo sforzo sarà rilevante per tutti gli operatori e penso che sul campo lasceremo qualche milione di euro di costi" commenta Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, l'associazione degli spedizionieri genovesi.
   

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