(ANSA) - FORLÌ-CESENA, 19 APR - La Guardia di Finanza di Forlì-Cesena ha eseguito un sequestro preventivo di beni e una misura interdittiva di divieto di esercizio e amministrazione di imprese a due persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di intestazione fittizia di beni, autoriciclaggio, appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta. Il sequestro ha interessato l'intero capitale di due società e sette immobili (fra abitazioni e garage) a Castrocaro Terme e attività di supermercati e macelleria (a Forlì, Forlimpopoli e Comacchio), per un valore di 3,3 milioni. "Tale provvedimento - precisa un comunicato - si aggiunge a quello già eseguito nel 2017 nei confronti dello stesso pluri-pregiudicato cesenate di 59 anni che aveva riguardato beni per 2,1 milioni, portando così il totale ad oltre 5,4 milioni".
Secondo le indagini il pregiudicato cesenate avrebbe costituito numerose società, operanti nel commercio di carni all'interno di supermercati, che poi aveva iniziato a dismettere a favore di soggetti di nazionalità straniera, che sarebbero risultati dei prestanome, poco prima delle sentenze con cui è stato condanno in via definitiva per bancarotta fraudolenta e ricettazione. Emersa, secondo i finanzieri, anche attività di autoriciclaggio di oltre 100 mila euro, derivanti dai reati di bancarotta e appropriazione indebita, utilizzati per acquistare beni all'asta già di proprietà di una delle società del pregiudicato. Le verifiche fiscali avrebbero inoltre evidenziato che le società riconducibili al cesenate risulterebbero essere evasori totali per oltre 18 milioni di euro.
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