Interessanti i risultati della sperimentazione basata su minime lavorazioni, uso di colture di copertura (cover crops) e consociazioni colturali. "Nonostante l'annata caratterizzata da elevata siccità, la consociazione grano tenero-leguminose da granella si è confermata una valida alternativa alle colture pure", ha spiegato il prof. Stefano Tavoletti, professore di Genetica Agraria dell'Università Politecnica delle Marche.
"Rispetto al primo anno di coltivazione con questo metodo, abbiamo riscontrato una riduzione dei costi colturali e un aumento delle rese produttive in relazione al metodo biologico tradizionale, soprattutto nelle colture a ciclo autunno vernino (favino, orzo, trifoglio)", ha aggiunto l'agronomo Simone Tiberi.
Per Bruno Garbini, presidente di Arca srl Benefit, le pratiche agronomiche testate dal progetto Agribiocons "consentiranno di aumentare i redditi degli agricoltori e di ottenere una serie di servizi ecosistemici per il consumatore, la popolazione del territorio e del pianeta".
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