specifica l'Istituto - sono state acquistate complessivamente circa 841.500 tonnellate di prodotti surgelati, con buone performance per l'ittico (+5% sul il 2016), le pizze (+2,1%) e i vegetali (+1,8%). Non bene invece i consumi di prodotti a base di carne, soprattutto rossa (-2,3% nel 2017) a causa- spiegano gli analisti- dei nuovi stili alimentari emergenti che spingono i consumatori verso una dieta più ricca di vegetali. In diminuzione anche le paste semi-lavorate che registrano nel complesso un -10%.
Complessivamente dal report presentato emerge che negli scorsi dodici mesi ad acquistare prodotti surgelati in Italia sono stati 25 milioni di famiglie, con una penetrazione di più del 95% e un valore di mercato complessivo tra i 4.200 e i 4.500 milioni di euro. La ripresa dei consumi si è attestata invece al valore di 13,9 Kg pro-capite annui con un nuovo incremento rispetto al 2016, in cui si erano registrati 13,6 kg. Viene inoltre ricordato che i prodotti sotto zero sono ottimi alleati contro gli sprechi in cucina visto che i surgelati pesano solo il 2,5% di tutto il cibo sprecato a livello domestico. Caute infine le previsioni per il 2018. "E' ancora troppo presto- dice il presidente di Iias Vittorio Gagliardi - per fare dei consuntivi o delle previsioni. Nel complesso, alla luce delle nostre esperienze pregresse, le aspettative delle aziende per il 2018- aggiunge- sono per una "normalizzazione" del trend da qui ai prossimi mesi, che consentirà di crescere nuovamente"
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