/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nobel Medicina, l'immunoterapia batterà i tumori entro il 2050

Nobel Medicina, l'immunoterapia batterà i tumori entro il 2050

Allison e Honjo, se non li elimineremo potremo bloccarli

06 dicembre 2018, 16:53

Redazione ANSA

ANSACheck

Cellule tumorali della pelle. Sono state uno dei primi bersagli dell 'immunoterapia (fonte: Markus Schober e Elaine Fuchs, The Rockefeller University/NIH Image Gallery, Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cellule tumorali della pelle. Sono state uno dei primi bersagli dell 'immunoterapia (fonte: Markus Schober e Elaine Fuchs, The Rockefeller University/NIH Image Gallery, Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Cellule tumorali della pelle. Sono state uno dei primi bersagli dell 'immunoterapia (fonte: Markus Schober e Elaine Fuchs, The Rockefeller University/NIH Image Gallery, Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ancora 30 anni e tutte le forme di tumore potranno essere sconfitte con l'immunoterapia, ossia utilizzando le difese del sistema immunitario come armi contro le cellule malate: lo ha detto oggi a Stoccolma il Nobel per la Medicina 2018 Tasuku Honjo, dell'Università di Tokyo, che divide il premio con l'americano James P. Allison, dell'Anderson Cancer Center. "Sono quasi sicuro che entro il 2050 tutte le forme di tumore potranno essere sconfitte con l'immunoterapia", ha detto Honjo incontrando la stampa insieme ad Allison nell'Istituto Karolinska.

"Se non riusciremo a eliminare tutti i tumori, potremo comunque riuscire a bloccarli, impedendo loro di continuare a crescere", ha detto ancora Honjo.
Quello di oggi è il secondo incontro tra i due pionieri dell'immunoterapia. Il primo è avvento nel 1982 in Texas, quando Honjo propose al collega di collaborare. "Da allora non ci siamo più visti, ma nonostante questo fra noi non c'è mai stata competizione: le nostre ricerche sono andate avanti in modo complementare". Ognuno per conto suo e seguendo vie diverse, i due ricercatori hanno gettato le basi per aggredire i tumori con una nuovo arma, la quarta oggi disponibile dopo la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia.

Entrambi hanno tenuto d'occhio le cellule immunitarie in cerca delle proteine utilizzate dai tumori per ingannarle e continuare a crescere indisturbati: all'inizio degli anni '90 Allison ha scoperto la prima, chiamata CTLA-4, sulla superficie dei linfociti T; nello stesso periodo e sulle stesse cellule Honjo ha scoperto la proteina PD1. Sono diventate queste, adesso, le nuove armi più promettenti contro il cancro.

"E' una strada che abbiamo aperto 20 anni fa e adesso un grande numero di persone in tutto il mondo lavora nel campo dell'immunoterapia", hanno detto. "E' un campo molto promettente, ma ancora per un po' l'immunoterapia dovrà essere combinata con radioterapia e chemioterapia", hanno aggiunto, convinti però che "il sistema immunitario è la chiave della battaglia contro il cancro".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza