Un brano che parla della
consapevolezza degli errori commessi, della solitudine, ma anche
della voglia di riscatto, dell'orgoglio per il lavoro che si sta
facendo su sé stessi e di come la musica può essere la via
d'uscita, la strada per non commettere più sbagli e reati. E' il
messaggio del brano frutto del lavoro del progetto 'Santi di
Periferia, l'impossibile non esiste' promosso dal rocker Piero
Pelù e realizzato in collaborazione con il Comune di Napoli, in
particolare dagli assessorati ai Giovani di Alessandra Clemente
e al Welfare di Roberta Gaeta, e con il Centro di Giustizia
Minorile. Il progetto, che prende il nome dal titolo di un brano
che Pelù ha scritto con i Litfiba, ha coinvolto 11 ragazzi: 6
provenienti dall'area penale e 5 dall'Istituto 'Galiani' di
Napoli. "Ragazzacci fantastici", secondo Pelù, che oggi sono
saliti orgogliosi e gioiosi sul palco di Piazza Forcella,
nell'omonimo rione, e hanno mostrato al pubblico il loro
talento, la loro voglia di riscatto e di crescita.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA