"Ci stiamo mobilitando perché le
carenze strutturali del nostro sistema educativo sono sempre più
insostenibili dall'edilizia scolastica al diritto allo studio
negato, dal disinteresse per il benessere psicologico di
studenti e studentesse a forme di valutazione ancora punitive e
non formative". Lo dichiara Luca Redolfi, coordinatore
nazionale dell'Unione Degli Studenti.
"Vogliamo un altro modello di scuola, che non lasci indietro
nessuno - continua Ludovico Ottolina, dell'esecutivo nazionale -
una scuola aperta, anche al pomeriggio per la socialità, lo
studio, la musica, la cultura e tanto altro al servizio di tutto
il territorio nel quale è inserita. Vogliamo una legge nazionale
sul diritto allo studio che garantisca a tutte e tutti di poter
accedere agli studi. Vogliamo un finanziamento degli sportelli
psicologici nelle scuole e una riforma dei CIC (Centri di
Informazione e Consulenza)".
"Nonostante le necessità siano molte, la politica non risponde
e non ci ascolta - denunciano gli studenti in occupazione - Per
questo abbiamo occupato oggi a Roma e continueremo ad occupare
le scuole e mobilitarci in tutto il paese finché non ci sarà
data voce. Abbiamo inoltre deciso di convocare gli Stati
Generali della Scuola. Un momento storico nella storia
dell'istruzione del nostro paese.
Studenti, docenti, organizzazioni e movimenti si confronteranno
per costruire le basi di un nuovo immaginario e di una nuova
riforma della scuola. Il ministro e la politica tutta è invitata
a partecipare".
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