Combattere la violenza e la
prevaricazione, anche verbale, verso i più deboli: questo il
fine di "Nel mezzo del cammin di nostra scuola" il progetto
ideato dalla società Dante Alighieri, in collaborazione con il
Liceo Statale Niccolò Machiavelli di Roma e realizzato
nell'ambito delle attività del "Piano d'azione straordinario
contro la violenza sessuale e di genere" emanato dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari
Opportunità.
L'iniziativa, che è stato presentata oggi a Palazzo Farnese,
a Roma, si è occupata, da un punto di vista linguistico, del
contrasto alla violenza nei confronti di categorie deboli. Dopo
una prima fase di formazione scientifica destinata ai docenti di
lettere, che ha coinvolto anche un gruppo di studenti tutor,
sono stati elaborati percorsi laboratoriali indirizzati a
trasmettere metodi e pratiche per un utilizzo della lingua
rispettoso delle persone e delle loro caratteristiche.
Gli studenti hanno lavorato sui meccanismi che regolano la
comunicazione soffermandosi sulle espressioni verbali che
costituiscono forme di prevaricazione nei confronti delle
vittime, spesso coetanei più fragili da diversi punti di vista.
Le tipologie della discriminazione esaminate sono state tre:
genere o orientamento sessuale; menomazioni o caratteristiche
fisiche; appartenenza etnica.
Durante l'applicazione del progetto - svolto nell'arco di due
anni e indirizzato a studenti delle seconde classi, poi terze,
del Liceo Machiavelli -, sono state proposte attività
concentrate sulla questione del politicamente corretto e
sull'uso della lingua italiana come mezzo per esprimere in modo
adeguato sentimenti ed emozioni nella relazione tra pari,
attraverso diversi canali (orale, scritto, digitato): in
particolare, considerata l'emergenza del fenomeno del
cyberbullismo, sono stati pensati appositi percorsi teorici e
didattici per favorire un uso consapevole dei social network.
Le attività laboratoriali, riproposte dai partecipanti anche
a beneficio degli studenti più giovani dello stesso istituto
(come attività di tutoraggio all'interno di un percorso di
alternanza scuola lavoro, nella logica del peer educator), sono
state poi sviluppate per la partecipazione a un concorso: gli
elaborati risultati vincitori verranno premiati con buoni
acquisto per libri nel corso di una cerimonia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA