"In due differenti circostanze,
nel carcere sassarese di Bancali tre agenti di polizia
penitenziaria sono stati aggrediti da due detenuti di
cittadinanza extracomunitaria". A denunciare gli episodi che si
sono susseguiti in 48 ore Antonio Cannas, delegato nazionale del
Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria. Gli
stessi fatti vengono riportati da Michele Cireddu della Uil
Penitenziaria.
Secondo quanto riferiscono i sindacati, le modalità di
aggressione sarebbero sempre le stesse, con l'uso delle gambe in
legno del tavolo per colpire glia genti. Nel secondo dei due
episodi denunciati "è avvenuto all'interno di una sezione
aperta, dove l'agente addetto alla sorveglianza dinamica era da
solo - spiega Cannas - Solo grazie all'intervento di un collega
di turno al box si è scongiurato il peggio, aggiunge il
sindacalista. "Inoltre - osserva - a pattuglia di sorveglianza
dinamica non può e non deve essere composta da un solo
poliziotto, che potrebbe trovarsi in situazioni che mettono a
repentaglio l'incolumità sua e dei colleghi e la sicurezza
dell'istituto".
Come riferisce ancora Cannas, "uno dei due detenuti è stato
fatto allontanare subito dall'istituto". Resta però il fatto, è
il suo appello, che "c'è necessità di protocolli operativi che
garantiscano la sicurezza del carcere e di chi ci lavora". Il
Sappe ribadisce i propri auspici e le proprie richieste. "Siano
posti in essere quanto prima dal comandante i protocolli da
attivare in casi come questi".
"Senza dubbio questo rappresenta un campanello d'allarme ed
evidenzia un serio rischio per la sicurezza dei lavoratori. -
osserva invece Cireddu - Intervengano i vertici
dell'Amministrazione prima che si verifichino eventi
tragici".
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